Quest’anno il Siena avrebbe qualche buon motivo ad avercela con noi e così è ancora più bello aver portato via quattro punti su sei.
Chiaro che giocando come oggi non si può pensare di vincere a Milano e Roma, ma io a questa squadra concedo tutte le attenuanti possibili perché sta disputando un campionato straordinario.
E poi, anche se ho sofferto maledettamente per 95 minuti, a me vincere lottando fino al termine piace da morire.
Mi ricorda gli anni settanta, quando non dominvamo quasi mai eppure si vinceva spesso col cuore.
Il migliore è stato Montolivo, ormai gli mancano solo quei benedetti cinque/sei gol a stagione per farlo diventare indispensabile e Reginaldo è oggi un titolare certo.
Toni a me è piaciuto, peccato però per Pazzini: nell’intervallo ero certo che avrebbe trovato posto, ma poi l’espulsione assurda di Gamberini ha fatto saltare i piani di Prandelli.