Quello che ha fatto Montolivo a Firenze e alla Fiorentina con l’aiuto di qualche genio della comunicazione che pensava di sistemare mediaticamente tutto con delle riunione nascoste e che invece ha combinato disastri (sentire per informazioni Pietro Vuturo) resta scritto nella storia: il suo addio a parametro zero ha procurato un danno economico notevole e lui ha pensato solo al proprio tornaconto personale.
Lo poteva fare e lo ha fatto, senza guardare in faccia nessuno, fregandosene della riconoscenza, fregandosene della Fiorentina.
Non credo sinceramente che si possa far finta di niente, cioè ignorarlo come suggerisce qualcuno dall’alto della nostra fiorentinità.
Ci vorrebbe invece un trattamento alla Berti febbraio 1989 (il mio amico Riccardo Bellini per contestarlo inventò pure una canzone ad hoc che venne cantata da buona parte dello stadio): Montolivo va sonoramente fischiato sempre, da quando mette piede in campo un’ora prima della gara e ogni volta che tocca il pallone.
Trapattoni sostituì Berti, totalmente incapace di giocare e quasi di intendere e di volere, dopo trenta minuti e la Fiorentina vinse la partita.
Sono certo che Montolivo avrà le spalle abbastanza larghe per reggere la contestazione, ma almeno non sarà troppo tranquillo.
Eviterei invece di scendere nella volgarità, o peggio ancora in gesti idioti.
Con lui, ma anche con la fidanzata, che ha tutto il diritto di vedersi la partita in santa pace se vorrà venire al Franchi.