Eccola qui la prova di maturità, al di là come finirà la stagione.
Maturità di Montella, che ha preparato benissimo la partita, e maturità della squadra che non ha sbagliato un colpo.
Corta e cattiva quando serviva, ma soprattutto capace di giocare un calcio che solo a pensarlo in estate sarebbe stato da farsi portare via dalla neurodeliri.
Borja Valero fantascientifico e Ljajic impressionante per dedizione e sostanza.
Ma tutti hanno dato il massimo, a cominciare da Jovetic, che forse crede davvero di poter fare il Totti della situazione, cioè segnare ed essere il terminale della manovra viola.
Bellissima la scena finale, con quelle maglie lanciate.
Inebriante percepire come a Milano sponda rossonera il senso di inferiorità dell’avversario, che pure sta facendo una stagione con i controfiocchi.
Grazie Fiorentina, una serata che entra a pieno diritto nella galleria delle perle viola degli ultimi anni.