L’arrivo di Pepito ha ormai scatenato le fantasie più sfrenate: chi vuole Bale, chi farnetica di Tevez, chi non si arrende all’idea di Villa, ormai mancano solo Messi e Ronaldo (magari per Romulo e Seferovic) e siamo a posto.
Quando invece si torna sulla Terra, ecco riaffacciarsi puntuale il tormentone Di Natale.
Tre anni fa (estate 2009) venne considerato vecchio e andammo su Castillo, una bischerata colossale dalla quale non ci siamo mai ripresi completamente.
Non si spiegherebbe in altro modo l’accanimento con cui pensiamo, crediamo, siamo convinti che questo straordinario vecchietto (calcisticamente parlando, of course) possa vestire la maglia viola.
Non viene e non verrà mai, è chiaro il concetto?
Sta benissimo a Udine, non è divorato dal demone del denaro e comunque guadagna lo stesso molto bene, anche se tanto meno di chi neanche lo avvicina qualitativamente, la moglie è di Empoli, ma non ha problemi a vivere in Friuli, nel 2014 ha un posto in una delle società italiane più serie, ma perché dovrebbe rivoluzionare la sua vita e quelle delle persone che ama?
Facciamocene una ragione e aspettiamo con un sospiro Larrondo, magari ascoltando e riascoltando due o tre volte al giorno i giudizi di Baiano e Brovarone…