Per tutte le Isabella del mondo
Stamani voglio parlare di un’altra Viola, Isabella, di 34 anni, mamma di quattro figli, morta di fatica seduta su una panchina della metropolitana di Roma.
Di fatica e di dolore, perché non vedeva futuro, perché il marito non lavorava e perché sul domani dei suoi bambini vedeva solo nuovole nere.
Io che passo molto tempo della mia vita interiore a riflettere su cosa fare per Valentina, Camilla e Cosimo, a come mettere loro la strada in discesa, sono stato colpito come da uno schiaffo quando alla radio stamani ho ascoltato questa notizia.
Nella mia testa e nel mio cuore non c’è più stato spazio per altro che per tutte le Isabella del mondo, donne (molte più donne che uomini) che consumano la propria esistenza inseguendo una banale e irraggiungibile idea di normalità.
Isabella Viola si alzava tutte le mattine alle 4, impiegava un tempo lunghissimo per andare a lavorare (e chi se la poteva permettere una macchina?), poi tornava a casa e cominciava ad “inseguire” i quattro figli, oltre (immagino) a sopportare la depressione di un marito disoccupato.
E qui mi fermo per rispetto perché non è neanche giusto entrare nelle vite degli altri, ma urlare che non è possibile morire di fatica e di stenti a Roma (come a Milano o Firenze) a 34 anni, nel pieno della vita, questo si può fare.
Anzi, lo dobbiamo fare, oltre a dedicare almeno cinque minuti della nostra giornata a chi sta peggio di noi.
Novembre 29th, 2012 alle 07:42
ANCH’IO DAVIDE SONO UN COLLEGA DI ROMA CHE DAL 75 CONDUCE IN TV TELECRONISTA (SONO STATO LA VOCE DELLO SCUDETTO DELLA ROMA DI FALCAO) SIMPATIZZANTE DEI VIOLA SONO RIMASTO COLPITODA QUESTO TRISTE AVVENIMENTO…HAI USATO ….RIFLESSIONI…COMPLIMENTI QUESTO E’ QUELLO CHE UN BUON GIORNALISTA DEVE FARE…ESPORRE LE PROPRIE…E PORTARLE ALLA GENTE.. NON E’ UN CASO CHE NOI DEL MONDO DELLO SPORT SIAMO SENSIBILI…COMPLIMENTI DI NUOVO ALLA TUA SENSIBILITA’ ED UMANITA’ OGNUNO DI NOI DOVREBBE RIFLETTE .E .FORSE LA VITA SEMBREREBBE MENO DIFFICILE..QUESTO TUO PENSIERO E’ COME UN FIORE CHE SI APRE …
Novembre 29th, 2012 alle 07:45
SDperiamo che ci governa cominci a pensare soprattutto alla gente come Isabella che agli interesii economico-finanziari dei soliti pescecani. E’ utopia, ma anche una maledetta necessità.
Novembre 29th, 2012 alle 07:48
Non si può morire cosi’. E’ assurdo e folle e indegno di una società civile come, pomposamente, c’e’ gente che definisce quella italiana.
Comunque mi piacerebbe che la signora Fornero andasse a dire ai familiari di Isabella che i giovani italiani (perché a 34 anni si e’ giovani) sono schizzinosi.
Glielo vada a dire a chi ha perso moglie e mamma che alle 4 di mattina si faceva più di un’ora di viaggio per andare a fare paste e sognava di aprire un forno in proprio.
Che schifo di mondo lasceremo ai nostri figli.
Novembre 29th, 2012 alle 08:14
che mondo di merda(non trovo altra parola)mentre Isabella muore di fatica stenti e rabbia la maggior parte dei nostri politici pensa a rubare e a scansare la prigione ma mai a restituire il maltolto spero che cambi qualcosa ma non sono molto fiducioso vedremo da domenica sera ora intanto aspettiamoci tanti discorsi anche in tv da trasmissioni ridicole e da politici profittatori ciao Isabella
Novembre 29th, 2012 alle 08:25
Non voglio generalizzare,conosco anche persone agiate che aiutano i più sfortunati economicamente,ma sono pochi rispetto al quel famoso dieci per cento che possiede l’ottanta percento della ricchezza del mondo e che si lamenta se gli mettono la tassa sulla barca!!!Io che lavoro per 900 euro al mese senza tutele capisco il dolore di questa morte,e mi vergogno pensando all’egoismo dei miei simili e provo nausea per questi politici inetti che pensano solo a sistemare loro e i loro eredi…e ora qualcuno dice che si deve tagliare ancora la spesa per la sanità:vergogna!!!
Novembre 29th, 2012 alle 08:25
Onore alla tua sensibilita’ e dolcezza d’animo!
Fino a poco tempo fa pareva impossibile potessero succedere certe cose se non per fatalita’……ora sono questi i fatti all’ordine del giorno.
Un grazie ai nostri politici e alle banche (tutti senza alcuna esclusione e di qualsiasi colore)…. ma noi italiani sapremo come risollevarsi.
Qualcosa di positivo dovra’ accadere ,speriamo prima che poi,altrimenti si va veramente verso la fine del mondo!
Novembre 29th, 2012 alle 08:26
No che dici, le banche prima di tutto.
Vedi perché m’incazzo quando vi sento parlare di Renzi Bersani o chi altro.
Abbiamo una sola possibilità non ci sputiamo sopra.
Siamo un paese incivile e mai come adesso possiamo svoltare.
Alessandro Boldrini da Galleno
Novembre 29th, 2012 alle 08:26
….senza voler fare politica spicciola, questo è ciò a cui ci ha ridotto il governo (g minuscola non a caso) che ha “salvato L’Italia”. Ha salvato l’Italia…..?! Boh…si vedrà….certo che ne sta uccidendo la popolazione!
Novembre 29th, 2012 alle 08:51
Il colore politico stride con questi eventi, dobbiamo prendere coscienza che tutti dal commerciante all’artigiano, dall’operaio all’impiegato che sopravvivono in famiglie monoreddito sono a rischio di perdere tutto per la mancanza di tutele e le priorità date solo alle Banche, solo l’unione di tutti i lavoratori riuscirebbe a cambiare gli eventi.
Dobbiamo avere il pensiero morale che tutto ciò potrebbe accadare ad ognuno di noi, visto la precarietà in cui ci troviamo.
Novembre 29th, 2012 alle 08:58
Ho letto le tue parole David e mi è venuto un groppo in gola… Ecco dove ci sta portando il governo Monti (e la grande Finanza che domina il mondo)… Dobbiamo capire tutti di Sx, centro e Dx che non ci sarà futuro per la gente normale, per i nostri figli e/o nipoti se non avremo il coraggio di rovesciare i tavoli come fece Gesù nel Tempio…
Guardo i miei figli mentre si incamminano verso la scuola e quando sono lontani mi muovo anch’io per andare al lavoro e mi chiedo se mio padre abbia combattuto tanto prima con le armi (1943/45) e poi con la volontà di un popolo che voleva risorgere dalle ceneri della guerra per darci questo… certamente no! Svegliamoci e riappropriamoci dei nostri diritti e della nostra vita che il Capitale ci sta succhiando come un vampiro farebbe col nostro sangue…
Novembre 29th, 2012 alle 09:05
La storia e la morte di Isabella Viola, morta domenica 18 novembre per un malore sulla banchina della stazione Termini a Roma mi ha fatto piangere. Probabilmente ha sciolto tante mie tensioni, preoccupazioni. Ma il motivo principale penso che sia che in questa storia-morte ci sia tutto. C’è la persona che si sveglia alle quattro ogni mattina per andare a lavorare. C’è una persona che ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Una donna il suo gioiello più prezioso non lo indossa, lo mette al mondo». C’è la speranza, ora vana, di aprire un forno tutto suo, quindi di un futuro che non potrà realizzarsi. C’è la persona che risparmia per i regali di Natale dei suoi bambini e che si prodiga per trovare casa a cani randagi. C’è una persona che da tempo non si sente bene, ma non può smettere di alzarsi alle 4. C’è una vita dura. C’è la persona che la vita ha costretto a crescere in fretta. C’è una persona vera, completa. Una persona che ha trovato nel suo cuore lo spazio per tutte queste questioni. Ora restano i 4 figli di Isabella, come lei orfani precoci. Il quartiere dove si trova il bar, dove tutti conoscevano Isabella, sta facendo una colletta per aiutarli. Un gesto d’altri tempi. Che non vedo come un’elemosina. E’ l’omaggio a una storia triste che rende tutti noi più umani. E che eleva Isabella a eroina. Perché sopravvivere di questi tempi con la grazia, la dignità e l’amore di Isabella è un gesto eroico e regale.
Novembre 29th, 2012 alle 09:15
Sinceramente io sarei pure stanco di dare colpa alla politica , sono stanco di trovare sempre un colpevole.
Quante delle persone che scrivono in questo blog si adoperano perche il mondo sia migliore?
quante si fermano con l’auto se vedono un’altra persona in difficoltà? (ho detto persona e non bella fia)
Quante si tolgono di tasca qualcosa per darlo ad un’altro?
Insomma tutti bravi a criticare ma pochi bravi a sacrificarsi.
é un mondo di merda è vero , ma non solo per i politici,cominciamo a cambiarlo noi nel nostro piccolo invece di aspettare sempre il miracolo che mai avverrà.
Novembre 29th, 2012 alle 09:20
In questo lurido mondo dominato da finanzieri senza scrupoli che hanno rubato il futuro, in modo particolare alle nuove generazioni, che hanno sparigliato le carte con una crisi senza fine che cambia le regole del gioco come in una guerra non combattuta. Adesso in mome del risanamento ci tolgono ogni giorno qualcosa, stremati da affitti, mutui e bollette non più sostenibili dobbiamo sempre più serrare la cinghia… La sanità sarà un lusso, la scuola meglio se torna solo dei E PER I ricchi (come negli anni 50).Ci raccontano che la competizione sui mercati ci impone di far saltare le regole equiparandoci a sistemi orientali senza diritti e senza welfare, COME SE CINQUANTA ANNI DI CONQUISTE FOSSERO STATI UNA FORZATURA.
Gli ultimi, i più deboli finiscono quasi per non fare più notizia nelle loro tragedie, come se quasi ci si potesse assuefare ai drammi quotidiani. In compenso abbiamo ministri e ministre racchie che sentenziano sulle nostre pretese eccessive. FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO, colgo spunto dal post 10.
Politici ricchissimi che ignorano i nostri bisogni, la politica – quella vera – deve riprendere il sopravvento sui loschi disegni di banche e finanzieri troppo adusi a frequentare Trilaterali e logge più o meno segrete!
Scusate questo pippone ma sto sclerando, tutto mi fa schifo.
Novembre 29th, 2012 alle 09:26
Buongiorno David,
non conoscevo la storia di Isabella e mi sono andato a leggere un articolo del Messaggero.
I miei vivono a Roma da oltre 20 anni e il tragitto che faceva ogni giorno Isabella prendendo i mezzi pubblici ce l’ho ben presente. E’ un viaggio vero e proprio.
Ci metto meno io ad andare da Pescara a L’Aquila che sono circa 100 Km.
In più il peso morale e materiale di pensare ad organizzare la giornata ai 4 figli prima del rientro a casa, immagino a tarda serata.
Sono senza parole.
Mi si chiude lo stomaco pensare che una giovane di 34 anni possa morire così, in Mtero, di stenti, di fatica, per dover trascurare la sua salute non avendo il tempo di pensare ad altro che alla logistica della sua giornata.
Qualcuno forse dovrebbe vergognarsi.
Lucky
Novembre 29th, 2012 alle 09:26
Questa notizia non la sapevo, davvero tragica…io nei giorni scorsi mi sono commosso per i bimbi uccisi in Siria da un bombardamento (o qualcosa del genere) mentre giocavano in un campetto, queste cose non sono accettabili, non c’è giustificazione che si possa sentire.
Novembre 29th, 2012 alle 09:27
Scusa volevo dire in Metro.
Novembre 29th, 2012 alle 09:27
Ora basta veramente…possibile David,non vi sia una soluzione,per porre fine a questa crisi?piu ‘ che passa il tempo,piu’ che peggiora…la mia giornata inizia alle 8 e finisce alle 22-23,da quando abito da solo,vedo i miei familiari,si e no una volta a settimana…perche’,perche’ sono a lavorare…lavorare per pagare le tasse,questo e’ il nostro futuro,e quello dei tuoi figli..che amarezza.
Novembre 29th, 2012 alle 09:32
Per Geppo,tutto giusto quello che dici,ma noi “comuni mortali”,con le nostre misere forze possiamo fare poco,quei “bastardi”,invece,sono Strapagati da noi perchè facciano il meglio per il nostro paese!!!!
Novembre 29th, 2012 alle 09:34
…se spieghi all’amico che sul sito della CBM con donazioni da 3 EURO puoi aiutare un bambino in Africa, e lui fa spallucce e torna al suo ultimo IPHONE
…se cerchi di trovare un lavoro alla famiglia di immigrati disperata, in cui il marito rifiuta di lavorare in un call center perché “Non vuole truffare le persone”, e ricevi solo commenti di menefreghismo
…se tenti di organizzare un mercatino per dare una mano all’amica appena licenziata e tutti si dileguano per andare a cena fuori, al cinema, a riempire il Suv di benzina, alla faccia della crisi!
…allora vuol dire che siamo messi MOLTO MA MOLTO male, che siamo capaci di tante belle parole e non di fatti. Oggi siamo tutti qui a piangwere per Isabella, ma quanti di noi, e mi ci metto anch’io, se l’avessero conosciuta da viva le avrebbero dato 10 miseri euro sottratti ai regali inutili di Natale o algi acquisti all’Outlet?
Novembre 29th, 2012 alle 09:36
Non ho parole.
Purtroppo in questa società conta solo cosa “dicono” le borse, la macro economia e tutte ‘ste menate.
Mentre noi, poveri disgraziati siamo solo numeri e degli ostacoli al conseguimento del patto di stabilità. Purtroppo abbiamo il difetto di vivere, respirare, mangiare; e questo è costo insostenibile per la attuale società.
Ecco, in definitiva, noi non siemo delle persone ma dei costi. Da abbattere, possibilmente, altrimenti le borse vanno giù.
Ciao Isabella, una preghiera per te e per i tuoi 4 angeli.
Stefano Sarti
Novembre 29th, 2012 alle 09:44
Da quanto leggo la signora aveva un carattere forte ed era madre orgogliosa di quattro figli. Sicuramente lo stile di vita non era dei migliori, non tanto per la sveglia mattutina, credo, quanto per l’odissea quotidiana dei trasporti.
Le mie passate vicissitudini di salute mi hanno insegnato che ormai i fattori di rischio per la salute delle donne sono ormai a ruota di quelli maschili, specificatamente per i problemi circolatori.
Stili di vita pesanti, fumo, cibo spazzatura durante le pause lavorative, stress hanno contribuito a rendere le donne vulnerabili ai problemi vascolari quasi quanto gli uomini.
Vent’anni fà mi concessi una settimana bianca a Claviere al confine fra Piemonte e Francia. Andando spesso a sciare in terra Francese, il nostro gruppo fece amicizia con una cameriera ai tavoli della stazione sciistica di Montgenevre.
Vedova con 5 figli, età se ben ricordo sui 45, ci incuriosì tanto da chiederle come facesse a portare avanti una famiglia così impegnativa da sola. La signora ci spiegò, nel suo italiano francesizzato, che lo stao non le faceva elemosine, lei d’altra parte non le avrebbe tollerate, fiera com’era.
La protezione sociale le passava servizi. Il pulmino gratuito per la scuola dei figli. Doposcuola e sport per i figli. Un programma sanitario personalizzato senza code o intoppi. Una casa all’uopo a riscatto possibile. Permessi familiari retribuiti. Insomma servizi di qualità. Al resto pensava lei, guadagnadosi una pagnotta decorosa e avendo ancora la possibilità di lavorare e contemporaneamnte fare la madre, che lei diceva molto più faticosa ma appagante.
Aggiunse anche un altra cosa. La sua comunità era sempre presente. La rete della solidarietà era attiva e sempre pronta a intervenire nel caso di bisogno.
Non solo dopo la morte, come purtroppo è successo anche alla signora Viola.
Novembre 29th, 2012 alle 09:49
mi sono incuriosito per il termine”morta di fatica”, sono andato a cercare notizie ed in effetti la povera Isabella non è morta di fatica, ma aveva dei malesseri da tempo e ha tirato avanti fino a morire.
il che è anche peggio.
la precarietà che ti impedisce di prenderti cura di te stesso perchè magari se stai una settimana a casa rischi di perdere il lavoro, è una cosa gravissima. piano piano, ma neanche tanto piano piano, stiamo buttando nel cesso tutte le conquiste ottenute nel mondo del lavoro da cinquant’anni a questa parte. ho paura che ci saranno altri casi simili in futuro, visto anche che il nostro caro monti ha iniziato ad avvertirci che la sanità gratuita com’è ora non ce la possiamo piu permettere.
secondo me, spread o non spread tra un po la gente si incazza davvero.
Novembre 29th, 2012 alle 09:55
@13 Sono daccordo, io faccio nel mio piccolo. Ho cominciato da ragazzo col volontariato e continuo a dare tempo e qualche spicciolo, qualche colazione, qualche panino, a volte anche solo una chiacchera. Non ne ho tanti di spiccioli, ma mi bastano per vivere senza sfarzi e non manco mai di darne qualcuno a chi vedo in difficoltà. Ma so che non serve ad un niente perchè la grammatica culturale degli italiani è ormai impostata su “IO” e ”
Il problema non è chi si compra l’iphone ma chi si indebita per farlo. Io non voto più nessuno fino a che non vedo qualcuno chje cambia le cose, nonmifido delle parole voglio vedere i fatti, appunto.
Novembre 29th, 2012 alle 10:05
Il fatto è che non abbiamo più un’anima collettiva; senza generalizzare è indubbio che ce ne fottiamo alla grande di ciò che succede al prossimo.
Ci sono notevoli eccezioni certamente, ma non credo si possa negare che la solidarietà esistente nelle passate generazioni, si sia inesorabilmente perduta.
Di chi la colpa? Di tutti ovviamente.
Prendo ad esempio questo tristissimo fatto di cronaca: adesso ne parliamo noi, si muovono cittadini ed istituzioni per aiutare la famiglia ma tra qualche giorno sarà nel dimenticatoio come tante altre tristezze quotidiane.
C’è chi come geppo, giustamente scrive di essersi stancato di dare la colpa alla politica o alle banche; fondamentalemnte è un ragionamento corretto ma, c’è un ma grosso come una casa.
Lo Stato come dovrebbe essere e come lo vogliamo, a prescindere da posizioni politiche, è Stato Sociale !
Tutti noi abbiamo “delegato” ad esso l’obbligo di aiutare i più deboli e svantaggiati perché crediamo, a ragione, che una società equa dia vantaggi anche indiretti a tutti noi.
Io posso anche aiutare la famiglia di Isabella ma innanzitutto per farlo devo “togliere qualcosa” ai miei figli, in secondo luogo mi domando quante Isabelle ci sono in italia oggi e mi rendo conto che IO non posso aiutarle tutte …
La delega data alla Stato è stata clamorosamente tradita da chi ci ha rappresentato (?), siano essi di sx, di dx o di centro, questa è la verità e l’indignazione che ci prende a leggere di queste storie, purtroppo, non serve a niente se non è seguita dai fatti.
Quali sarebbero “i fatti” ?
si parla di “rovesciare il tavolo”: ditemi come, ditemi quando perchè io non vedo nella società civile questa tendenza; finché non saremo VERAMENTE con il culo per terra non succederà nulla ed anche a quel punto ho seri dubbi che possa succedere un qualcosa così rivoluzionario in grado di mettere il cittadino al centro dell’attenzione.
Alessandro
Novembre 29th, 2012 alle 10:20
La storia di Isabella e la nostra storia, la mia storia. Lo DEVE essere.
Ci dobbiamo riappropriare dei valori comuni e ricominciare a considerarci persone.
Dobbiamo ricominciare a parlare tra noi. Di persona, faccia a faccia, cuore a cuore, anche a muso duro se serve.
La commozione che mi ha colto nel leggere la storia si è tramutata in rabbia, sì, ma non riesco a prendermela con chi detiene il potere, non perchè non abbia colpe (eccome se ne ha) ma perchè penso che stiamo a poco a poco perdendo il valore di essere persone, uomini e donne che, ciascuno nella loro difficoltà, seguono un percorso individuale che dovrebbe essere sorretto e apprezzato, prima che dalle istituzioni, dalle altre persone.
Mi ha fatto male l’idea del morire così in solitudine, in un posto così affollato e così anonimo, in un modo che ti priva della tua preziosità di individuo.
Vorrei che i messaggini si trasformassero in dialoghi tra persone, che i social network diventassero piazze, cortili, che si smettesse di comportarsi da folla e si ricominciasse a essere uomini (nel senso di umanità).
Hai ragione @Geppo, post 12, ma più che la solidarietà, che in ogni caso è doverosa per chi se la può permettere, ambisco alla possibilità di FARE qualcosa che risolva le situazioni, e non solo usando il PER ma anche usando il CON.
Solo così riperteremo al centro dell’attenzione nostra e di chi ci governa la dignità dell’individuo, qualunque sia la sua estrazione sociale, provenienza, etnia, religione, colore della pelle.
La morte di Isabella deve essere la morte di un pezzetto di noi stessi, non un caso umano di cui discutere, bensì un dolore dell’anima da comprendere e scongiurare.
E non per il futuro dei nostri figli ma per il presente di tutti noi.
Daniele
Novembre 29th, 2012 alle 10:22
Non è per far polemica, ma tanto finchè il 90% delle persone continua ad avere i soldi per andare allo stadio non succederà mai nulla.
Quando mancheranno quei soldi li allora forse smuoveremo qualcosa.
Novembre 29th, 2012 alle 10:28
bravo David è giusto perlarne di cose cosi che ci toccano,x la povera Isabella e ora x quei cuccioli che sono la cosa piu bella del mondo,che amarezza,
dario
Novembre 29th, 2012 alle 10:29
“Ehi, Izabella
Ti stringo tutte le notti nei miei sogni
Ma conosci bene l’amore tu
Sa che abbiamo questa guerra da combattere
Bè, ti sto parlando dal fuoco
Bè, io spero che tu mi possa sentire bene
Ehi, Izabella
Sto combattendo questa guerra per i figli che avrai
Sì sì sì piccola
Tutto questo spargimento di sangue è per il tuo mondo, per tutto il tuo amore
Quindi spero che tu non abbia custodito il tuo amore, piccola
Così saprò che per loro avrà avuto un senso
Ehi!
Ehi, Izabella
Ecco i raggi dell’alba
Eccoli arrivare
Ora devo tornare là fuori a combattere, piccola
Non posso mollare finche il diavolo non è messo in fuga
Messo in fuga, sì, sì baby
Allora tieni stretti questi sogni in segreto
Presto abbraccerò te al posto di questa mitragliatrice
Ehi Izabella
Oh, tenera amante
Verso tutto il mio sangue per te
Ah! Ehi Izabella”
Izabella, Jimi Hendrix
Ribot
Novembre 29th, 2012 alle 10:35
non ho NESSUNA speranza in un futuro migliore in questo paese schifoso. nonostante sia un privilegiato domani pago uno stonfo di acconto per le tasse e sottolineo ACCONTO, cioè pago su quello che dovrò (speriamo) guadagnare il prossimo anno.
Se mi rompo una gamba? se mi ammalo?
chi cazzo guadagna i soldi su cui ho già pagato queste tasse che anche quest’anno portano via tutto il sacrificio di duro lavoro?
A malincuore devo dire che sono fortunato a non avere figli, nonostante li desideri tanto. perchè magari se ne avessi due e o tre finirei morto di fatica come la povera Isabella.
E poi dovrei essere fiero dell’inno di Mameli? dovrei essere rispettoso delle istituzioni e di questo stato ladro?
E nonostante tutto sono un fortunato che posso ancora permettermi di andare allo stadio 6-7 volte all’anno.
Sì allo stadio, dove sono fiero che nella mia curva non sventoli neanche un solo, singolo, unico tricolore.
Novembre 29th, 2012 alle 10:36
Io credo che non sia taumaturgico e liberatorio il soffermarsi qualche minuto a pensare ed operare per chi sta peggio di noi.
O meglio, non è la strada principale.
Il problema è molto più sostanziale.
Occorre ripartire con la possibilità di lavoro.
Senza lavoro l’uomo è perduto.
Si sfasciano la famiglia, i sentimenti, gli affetti, i diritti e doveri dei cittadini, le speranze, il presente , il futuro, insomma, il buio della società.
Quante famiglie leggiamo che si sgretolano perchè abbrutite dalla disoccupazione, dal degrado materiale che porta poi all’alienazione e alla nevrosi!
Bisogna ripartire con lo spirito del dopoguerra.
Uno spirito dove si mirava all’avanzamento della qualità della vita popolare,passando da una rinascita di sentimenti, condivisioni,
tramite la ritrovata nobiltà della politica e dell’Amministrazione pubblica.
Se non gira il lavoro per tutti non gira l’economia, non gira il denaro, non gira la possibilità di elevarsi.
Il dio denaro fa schifo , ma purtroppo muove il mondo.
Mi rincresce, ma con la cultura, con la solidarietà , con i bei nobili discorsi non ci si mangia.
Ci fai un pasto oggi, ma il problema si ripresenta domani.
E quando si ha fame tutto diventa tremendamente più difficile e triste.
Non basta donare un pesce oggi.
Bisogna ridare le canne al popolo e insegnargli a pescare .
Il bello, anzi, la tragedia è che nonostante tutto nel mondo c’è chi sta ancora peggio e beve l’acqua delle pozzanghere.
Detto questo, vergogna per chi se ne sta anni in cassa integrazione, vergogna per chi preferisce anni di contributi statali a danno della comunità, vergogna per chi va in pensione a 50 anni, vergogna a chi pur in pensione porta via posti di lavoro a giovani padri e madri costretti a mordersi i gomiti,vergogna per i doppi lavoristi, vergogna
per chi ha ridotto il mercato del lavoro a uno stillicidio di ragazzi precari, vergogna per chi antepone politiche di casta e di interessi al bene del popolo.
Immonda Bestia
Novembre 29th, 2012 alle 10:37
@ Geppo: credo che coloro che su questo blog hanno dato un giudizio sulla vicenda siano anche gli stessi che in un modo o nell’altro si stanno dando da fare, nel loro piccolo, per cambiare questo mondo di merda.
La selezione naturale lo si vede nei numeri: se si parla di Fiorentina alle 9:30 ci sono 60 messaggi, se si parla di una sciagura ce ne sono 16.
Vorrà pur dire qualcosa?
Novembre 29th, 2012 alle 10:43
Mi associo a Cirano.
Purtroppo chi ci governa ha una coltre di pelo sullo stomaco, e pensa che la morte di Isabella sia un buon affare se questo porta a risanare i conti delle banche davanti all’Europa.
D’altra parte il sistema sanitario non è più sostenibile, quindi ci arrangeremo a morire come potremo, ma il Professore salverà l’Italia, anzi i conti dell’Italia, perché questo è quello che conta.
Sveglia gente! Isabella siamo noi, e se non lo siamo potremmo esserlo a breve!
Monti e chi lo sostiene invece NON siamo noi e NON lo saremo mai!
Novembre 29th, 2012 alle 10:43
Il governo dei tecnocrati che ha salvato i conti pubblici è colpevole di aver messo in ginocchio i conti di privati. Cioè delle famiglie di operai, impiegati, artigiani, imprenditori medio-piccoli e liberi professionisti (sì anche noi siamo in grave crisi!) che hanno sempre vissuto del loro lavoro e della loro fatica, penalizzando in modo indecente chi ha avuto il torto di risparmiare due lire o comprare quattro mura per sè o i proprio figli. Ma poichè il mondo ormai è in mano a pochi e tutto viene deciso da Moody’s, Standard and Poors o Fitch(ma poi chi c…o saranno??)di noi non frega niente a nessuno, l’importante è garantire gli stipendi ai dirigenti delle amministrazioni, ai politici tagliando su titti i servizi quali sanità, sicurezza e infrastrutture, istruzione e ambiente. Destra o sinistra ormai non fa nessuna differenza, tutti hanno le loro gravissime colpe. Ditelo agli abitanti di Albinia, Alberese o delle zone di Lunigiana e Carrara che hanno perso tutto e che ora debbono pagare l’IMU su immobili che non hanno più o su case crollate, ditelo ai terremotati emiliani che hanno visto distrutti i siti industriali e che sono stati costretti a mandare a casa i dipendenti. Se uno i soldi non ce li ha e prima di pagare le tasse fa la spesa per i figli e la sua famiglia vi sentite di biasimarlo o date ragione ad un ministro che ha detto (dall’alto dei suoi 6,5mln di reddito…) che anche in tempo di crisi pagare le tasse è un dovere? No, morire di stenti a 34 anni nel 2012 è una vergogna, alla malora tutto il resto. Bravo David!!
Novembre 29th, 2012 alle 11:07
Sono di Roma e ho letto anch’io, qualche giorno fa, la notizia apparsa su un quotidiano della capitale. Tutto è venuto alla luce perchè la proprietaria di un bar, che conosceva Viola, ha aperto una sottoscrizione per la famiglia o per meglio dire per i figli di Viola. Non mi vergogno nel dire che, al leggere della notizia, mi sono messo a piangere. Quante volte, prendendo la metro alla mattina molto presto, per recarmi al lavoro, ho guardato quelle facce stanche, per il doppio o triplo lavoro, fiere e mai dome; per loro ho sempre provato, in cuor mio, grande ammirazione e grande rispetto. Ecco, di Viola ce ne sono molte, ringraziando Dio. Quanto è accaduto dovrebbe essere portato ad esempio delle giovani generazioni, quelle che pensano che tutto sia semplice e facile da raggiungere, con un banale sculettamento. Grazie per aver portato il fatto all’attenzione dei lettori del tuo blolg.
Novembre 29th, 2012 alle 11:08
Mi raccomando passate le serate davanti alla TV a capire chi è meglio tra Gargamella Bersani e Pinocchio Renzi.
Questi, se volevano, potevano aver fatto qualcosa in questi 20 anni, specialmente il primo, invece di dare contro a Berlusconi e basta e poi invece disertare le votazioni quando si facevano leggi ad personam che ci hanno portato alla rovina .
Adesso sono a fare operazione di marketing a spese nostre e pro loro e pro PD.
Matteo Renzi percepisce un bello stipendio da Sindaco, ma anche suoi assessori mugugnano che non lo vedono mai, su 40 consigli comunali è mancato ad almeno 20.
Ma svegliarsi, qui, di svegliarsi non c’è volontà, non sembra la cosa migliore, infatti invece di togliere di mezzo questa gente che sono decenni che fanno promesse, si pensa ancora alle ideologie di destra e di sinistra., come se ancora ci fossero Almirante o Berlinguer o Fanfani.
Ma fatemi il piacere, questa signora non è che una delle tante vittime che verranno, sempre più in massa, grazie a quello a cui hanno ridotto l’Italia e noi tutti.
C’è una grande moltitudine di famiglie senza stipendi, di cinquantenni licenziati e che nessuno chiamerà al lavoro e tanti altri che sono in cassa integrazione e disoccupati.
Centinaia di migliaia.
Se si svegliano questi, altro che Bersani e Renzi….
Ma tanto, fin tanto che ci sono i risparmi dei nonni, dei genitori e le case acquisite in eredità, quelli che hanno questi privilegi non si muoveranno e continueranno a pensare che la colpa è dei politici e che prima o poi finirà la recessione, basta aspettare.
La colpa è solo nostra che ce li abbiamo messi, e a quanto pare, tanti vogliono ancora metterceli.
Io non lo farò più.
Corre voce che le forze dell’ordine siano in grande stato di allerta… indovinate perché?
Mi raccomando, altri due euro per i poveri partiti alle primarie… dateglieli, dateglieli, altrimenti come fanno a diventare Premier? (In Italia non esiste il premierato, quindi sono votazioni inutili ai fini delle prossime elezioni).
Solidale con Galleno.
Novembre 29th, 2012 alle 11:13
Intanto, da possessore di partita iva, domani c’è l’anticipo delle tasse su quello che (forse) guadagnerò il prossimo anno.
Ma intanto Monti ci ha detto che per la Sanità dovremo trovare altre risorse altrimenti è a rischio.
Ma anche i piccoli imprenditori e gli artigiani, non si incazzano un pochino?
Ma proprio per niente?
Novembre 29th, 2012 alle 12:01
…manca l’aria! quanti buchi deve e riuscira a tappare il volontariato in questa nostra società ? i piccoli gesti che riempiono carenze enormi e che creano più rabbia che gioia in un affanno quotidiano di poca prostettiva ! Cartellino Viola per questo tuo blog! grazie!
Novembre 29th, 2012 alle 12:07
Caro marco-san, condivido quello che scrivi. E mi unisco al tuo timore-auspicio: che la gente si incazzi davvero. Perché così non si può.
Novembre 29th, 2012 alle 12:14
Caro David,
è morta una persona di stenti e povertà, molti di noi continuano a pensare solamente al proprio giardino, a Renzi, a Bersani, a Monti: la crisi economica ci terrorizza, ci rende peggiori, ci fa vedere nemici dappertutto, ci toglie l’umanità e poi la vita.
Alla fine, faranno pagare le tasse anche alle mense Caritas o al Banco alimenti onlus, magari anche l’imu.
Queste associazioni stanno facendo ciò che lo stato omette, in modo delinquenziale, anche con bravi volontari, impedendo così che ogni anno scoppi una bomba sociale mai vista per le strade in Italia.
Se lo stato fosse stato più presente con persone come Isabella…..dove erano i famosi assistenti sociali?
Su Marte un giorno l’umanità potrebbe ricominciare da zero.
E’ il pianeta rosso…dello stesso colore della vergogna, almeno per un paese che si definisce civile e permette che accadano questo cose: pare che l’universo già ci conosca.
A Isabella e alla sua Famiglia, tutta l’Italia e le sue isituzioni devono chiedere scusa.
Un abbraccio.
Novembre 29th, 2012 alle 12:27
Vorrei dire a chi si è lamentato dei pochi messaggi che ha raccolto questo argomento tragico, che io credo siano inutili tanti giri di parole. Bisogna leggere e rileggere questa storia e poi cercare, ognuno con i propri mezzi, di resettare questo mondo infame.
Incazzarsi con le banche, con Monti, con la politica ladrona è giusto, ma poi c’è la vita di tutti i giorni ed è in quella che ognuno di noi deve giocare la propria partita, una partita fatta di cose semplici tipo la fratellanza, la voglia di aiutarsi l’un con l’altro, la voglia di rimboccarsi le maniche, la voglia di capire e sostenere le persone più deboli.
Hai ragione IB, il lavoro nobilita l’uomo e permette di poter sostenere in positivo la vita, ma io credo che prima di ogni altra cosa dobbiamo recuperare un pò di cuore, oggi siamo diventati tutti delle bestie, incattiviti, invidiosi, biliosi.
Mi viene in mente una frase di madre Teresa di Calcutta, una che il bene lo ha perseguito per tutta la sua vita, e questo credo trovi d’accordo credenti e non, che più o meno recita “anche se quello che fai è solo una goccia nell’oceano, senza quella goccia l’oceano sarebbe più piccolo”.
, che trovo adatta
Novembre 29th, 2012 alle 12:46
Tornando da una consegna, stamane mi son fermato giusto 20 minuti (il lavoro questo mese un m’ammazza) alla famosa galleria Farsetti Arte di viale della Repubblica.
Ingresso libero e orario continuato.
Anzi, invito tutti i miei concittadini a visitarla.
Sapete cosa c’è in esposizione fino a domani pomeriggio quando inizierà il primo scaglione di vendite?
Reggetevi.
Ci sono svariati De Chirico, tre o quttro Picaso,Morandi e tutte le sue nature morte, Annigoni, Guttuso,De Pisis, Fontana a iosa, poi, Ottone Rosai, Carena, e tutti i grandissimi del 900.
C’è un volto stilizzato di Picasso, un olio di 15X15 che parte da 300.000 euro.
Ogni pennellata costa quanto una automobile.
C’è un olio di De Chirico , un 30×40 veduta di mare con un cavallo sulla spiaggia che parte da 350.000.
Poi c’è un drappo rosso di Fontana con scuciture che parte da 400.000 euro.
Poi c’è un pannello di legno, su cui è stato disegnato a carboncino un paio di cerchi, e in mezzo fatto un foro con un oggetto appuntito, o forse con una martellata.
Quest’opera si chiama “spazio” e parte da 420.000 euro.
Trattasi di Fontana, of course.
Domani queste opere verranno tutte vendute via internet e via emissari che stamani si aggiravano prendendo appunti su appunti.
Ciao Isabella, domani penserò ai tuoi bambini più che mai ,chiedendomi cosa è venuto a fare Gesù Cristo sulla terra.
Immonda Bestia
Novembre 29th, 2012 alle 12:55
Non ne sapevo niente. Com’è che i giornali non ne parlano? Eppure queste cose di solito li mobilitano in massa…
Detto questo io ammetto di avere serie difficoltà a scrivere su queste cose (come su quella di Stefano Borgonovo di poco tempo fa).
Rimango basito e temo di essere banale.
Mi dispiace Isabella, Dio sia con te “almeno” in cielo.
Novembre 29th, 2012 alle 13:31
A Paolo di Pisa.
Hai ragione a farlo notare, in effetti non ne ha parlato nessun giornale,
nè sul Corriere.it , ne su Repubblica.it , ne su la Nazione.it.
Anche io ho faticato per trovare qualcosa sul fatto.
Ragazzi, temo che questa cosa abbia un solo nome:
abitudine e callo alle disgrazie più pietose.
Però sui giornali on line in compenso c’è la presentazione della nuova versione della Porche Cayman, la recenzione del nuovo film “The Hobbyt”, e un servizio sull’ultimo Calendario Pirelli .
Ma sopratutto ci sono i nuovi listini della borsa e che il Tesoro ha collocato 6 miliardi di euro di Btp tra titoli decennali e quinquennali .
Marianna cane, o un vi basta!
Chi? l’Isabella morta per strada?
No, non lo mettiamo, non interessa a nessuno, anzi, al suo posto ci si mette la fotogallery dei divi intervenuti al gran gala dell’Unicef,
così si da una lustratina anche alla coscienza .
Immonda Bestia
Novembre 29th, 2012 alle 13:45
X IL GENERALE
Solo per la precisione…domani si paga l’acconto su ciò che si guadagna nell’anno in corso non su quello del prossimo anno. Ciò che i lavoratori dipendenti ed i pensionati fanno ogni mese con la trattenuta alla fonte.
Saluti viola.
Novembre 29th, 2012 alle 13:49
Più leggo sull’argomento e più mi viene da piangere…
Novembre 29th, 2012 alle 13:57
Quando tu stai male lo sguardo dei tuoi figli ti guarisce, quando sei triste e preoccupato il loro profumo che respiri ti rallegra e ti da forza ma a questa povera donna questa società incivile l’ha resa immune sia agli sguardi che al profumo dei suoi figli facendola morire di stenti.
Vergogna
Conteviola
Novembre 29th, 2012 alle 14:24
Sono rimasta basita nel leggere la notizia e credo non ci siano parole per esprimere il dolore ma anche il disagio che si prova nello scoprire che esistono situazioni tanto drammatiche proprio li , a due passi da noi. Non credo ci si possa limitare a piangere, a scrivere, a compatire o a inveire; oggi ci sono quattro bambini rimasti senza madre ed una famiglia rimasta senza l’unica fonte di sostentamento. Occorre fare qualcosa di operativo, chiedere e pretendere che le istituzioni se ne facciano carico, mobilitarsi per dar voce a chi non c’è più , informarci su cosa occorra a questa famiglia e provvedere in fretta: solo così potremo dire di aver santificato il Natale. David potresti pensare tu attraverso la Radio a dare risonanza alla cosa e magari far partire una iniziativa a favore di quei poveri bambini?
Novembre 29th, 2012 alle 15:23
GRANDE RIBOT POST 28
PENSIAMO AI VIVI!!!
Quella canzone è un canto di speranza.
Facciamo in modo che questa povera ragazza non sia morta per nulla….pensiamo ai vivi!!!
Tanti contro il governo, tanti contro i politici ladri, etc…per carità…come darvi torto? Ma non siamo loro, e meno male, e possiamo fare molto, credetemi!
Pensiamo ai vivi! L’Italia ha un gigantesco patrimonio di solidarietà, nessuno lo eguaglia. E’ solidarietà a destra come a sinistra, ce n’è per tutti i gusti.
Collaboriamo, magari semplicemente aprendo gli occhi verso il vicino di casa che ci sembra in difficoltà.
Credetemi, si può aiutare anche nel contesto economico e politico in cui viviamo!
Novembre 29th, 2012 alle 15:35
Pochi messaggi? Forse perchè è più difficile scrivere cose intelligenti. Io mi ritrovo nella prima parte di quel che scrive Paolo da Sesto. E poi bisognerebbe dire cose interessanti e che invitano veramente alla riflessione alla maniera di Immonda (post su Fontana e Co.) ma bisogna esser capaci. Tutto il resto penso siano parole. Le chiacchiere sui politici lasciano il tempo che trovano e comunque val la pena di dire che anche per quella strada passa la differenza fra il fare poco e il fare nulla o piuttosto il rubare.
Novembre 29th, 2012 alle 15:42
Diciamocelo: fino ad ora la povertà per noi era l’immagine di un bambino africano polveroso, malnutrito e circondato da mosche, di quelle che ogni tanto vediamo in tv a che ci fanno dire “poverino” un attimo prima di cambiar canale.
La tristissima storia di Isabella (grazie a David per averle dato risonanza) ci dimostra che la povertà ci sta accanto, non è una cosa lontana ed indefinita ma può colpire chiunque e distruggere in un attimo tutto ciò che consideriamo certo ed intoccabile, può distruggere delle vite se queste persone vengono lasciate sole.
Ma questa storia è anche la dimostrazione che non occorre essere missionari nel cosiddetto terzo mondo per fare del bene, per essere generosi con il prossimo che ha veramente bisogno, bisogno di soldi senza dubbio, ma anche di sostegno, di comprensione e più che altro di opportunità.
So che sono solo parole, io stesso visto il contesto in cui viviamo tendo sempre di più a chiudermi nel “guscio” di casa mia, ma cerchiamo davvero di guardarci intorno e di cogliere i segnali di disagio che spesso provengono da chi ci sta vicino e non ha il coraggio o la forza di chiedere aiuto.
Novembre 29th, 2012 alle 17:12
Premessa, scusate se farò errori, ma sono colpito dalla notizia e scrivo di getto.
Leggo sempre il blog, e ringrazio David che oltre a parlare della ns amata Viola,porta a conoscenza notizie che altri non considerano.
Bisogna riflettere molto su cosa è successo… perchè potrebbe capitare a ognuno di noi, io ho 53 anni e (PURTROPPO) ringrazio Dio che non ho avuto figli… perchè ora non saprei come fare a guardargli negli occhi, per non essere (la ns generazione) capace di garantirgli un futuro… perchè i giovani di oggi ,ma anche tanti ANTA, non hanno nessuna prospettiva. Tutto questo è avvenuto grazie ai ns governanti di destra e sinistra, impegnati chi a farsi leggi ad personam, chi ha demonificare l’avversario…tutti gli schieramenti a farsi i fatti loro ( NB non sono un “Grillino” che cavalcano l’onda ma non hanno un programma x risolvere i veri problemi). Abbiamo bisogno di una politica pulita, che guardi al bene di tutte le “Isabelle” che ci sono e non solo al rating, alla banche ( ladri autorizzati dallo stato ), che perseguiti i veri evasori e non il bambino a cui viene regalato un pezzo di focaccia e non ha lo scontrino o il pensionato/a che “rubano” , per fame,una merendina al supermercato e il “vile” direttore lo denuncia. Lo stato fà il forte con i deboli, ma non con i forti ( vedi FIAT).Rimpiango i tempi che alla tribune politiche si confrontavano Berlinguer e Almirante ( Acqua Santa contro il Diavolo) e discutevano di contenuti, si mandavano a quel paese , ma poi c’era sempre il rispetto, vedi che Almirante andò a rendere omaggio alla salma di Berlinguer…. questa era politica vera … gente che credeva nelle loro ideee e si rispettava, e tutto era fatto nel VERO INTERESSE DEL PAESE… Paese inteso come tante ISABELLE.
Scusate se il mio post è lungo…. Isabella ti chiedo scusa se non siamo riusciti a vedere il tuo disagio.
David grazie di portare a conoscenza queste notizie a cui non viene dato risalto.
Forza Viola… e domenica dalla curva fate partire un coro alla tante ISABELLE… facciamo vedere che i tifosi viola sono persone che hanno un cuore grande come la vostra bella città.
Novembre 29th, 2012 alle 17:41
questa è l’equità che c’è in italia,quando a qualcuno parli di toccare il 2/% ,3/& gridano allo scandalo. come dico da tanto,finchè la politica srà come una partita di calcio,dove la gente (non io) vota/tifa per campanile a prescindere non potrà essere altro che così. condoglianze per la povera mamma. e per quei bimbi ?????magari ora scapperà quello che per far bella figura , avrà l’ardire di poter rimediare………….
Novembre 29th, 2012 alle 17:41
Bravo Filippo (#50), hai detto una cosa bella, difficile e verissima. Forse solo questa cosa ci può portare in positivo la morte di Isabella.
Novembre 29th, 2012 alle 17:42
La notizia è tristissima, ma purtroppo è solo la punta dell’iceberg.
io, come ho già scritto in questo blog, sono disoccupato da oltre un anno. sono un tecnico tessile con 30 anni di esperienza, parlo inglese e francese, ma siccome il polo tessile prato è praticamente scomparso, ed i fallimenti e le chiusure sono all’ordine del giorno, io come tanti miei colleghi, siamo a spasso senza possibilità di trovare nulla. pare che a 50 anni non si sia piu appetibili neppure per fare lo spazzino e si che ho bussato a tutte le porte. il problema è che seguitando di questo passo, si fa presto a diventare indigenti…… specialmente con tre figlioli che studiano e che non puoi certo ignorare. spero solo di trovare un lavoro qualsiasi all’estero, far fagotto, e levarmi di tre passi dall’Italia. Non ho mai avuto un grosso senso di appartenenza alla mia nazione…. ora poi.
Novembre 29th, 2012 alle 18:02
NON CI SONO PAROLE…
Queste vicende ti fanno venire un groppo in gola,tanta rabbia e scusate,gli occhi lucidi.
Il problema è che la società è ‘imbruttita’
il futuro è denso di incertezza e preoccupazione,se non per noi,per i nostri figli.
Anche se esprimiamo tutta la solidarietà del mondo a questa giovane donna e ai suoi bimbi,non riusciremo mai ha capire fino in fondo il dramma in cui si precipita in queste situazioni.
Sono commosso,al punto che fantasmi neanche
molto lontani,si rincorrono nella mia mente.
Purtroppo so di che parlo,anche se la situazione non era così estrema,ma il problema dei senza lavoro,dei disagi delle famiglie lo sento mio.
Mi auguro che la società ‘istituzionale’ voglia farsi carico
di un tale dramma,i bimbi non possono pagare conti non loro.
UdF
Novembre 29th, 2012 alle 18:48
OT??
Kalashnikov, record di vendite
Gli Usa tra i primi clienti del gruppo.
Volano le esportazioni del celebre mitragliatore russo. A spingere il dato delle vendite sono gli acquisti a stelle e strisce, che da sole hanno assorbito l’83% dell’export. Il 93enne inventore del fucile ha ottenuto dalla sua ex società un aumento per tutti i dipendenti.
Novembre 29th, 2012 alle 19:01
un’altra vita portata via da questo modo di intendere la società, improntato sul consumismo e sul bene di pochi.
Eppure la soluzione sarebbe tanto semplice, banale, come va di moda dire adesso qualunquista anzi a qualcuno gli piace definirla utopistica; basterebbe ridistribuire.
Chi ha troppo deve dare… ah già è utopia, allora seguitiamo così fino a ché non vedremo il mondo implodere su se stesso… non sarà il fantomatico 21/12/2012 ma di questo passo…
Novembre 29th, 2012 alle 19:22
un po’ tristi certi post di retroguardia che tendono a distinguere fra dipendendente ,imprenditore,pensionato…..come se il pensionato amato fosse uguale a nonno peppe o l’imprenditore riva a il pizzicagnolo luigi…..a volte si emettono fatture che saranno riscosse chissa’ quando….l’iva si paga comunque ….le imprese si cerca di tenerle in vita magari anche per garantire lavoro ai dipendenti….non vedo piu’ molta distanza tra certe categorie…..anzi credo interessi comuni….sarebbe bello che lo facesse anche chi magari con il drappo rosso poi vota tabacci….avendo in passato votato pd piu’ volte credo di potermi permettere lo sfogo…..non ho aziende….
Novembre 29th, 2012 alle 19:40
per tutti coloro che continuano ad andare a votare…
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=RdPwREdJ6Ls
Novembre 29th, 2012 alle 20:05
Vi è mai successo ??
Si credo che succeda a tutti e tutti i santi giorni della nostra vita.
Parliamo di noi e non di politica per una volta.
Quanti di noi hanno guardato in faccia la povertà, ad un semaforo o a un qualsiasi angolo della città o mille altri luoghi della nostra Italia ??
Qual’è di solito la nostra reazione ??
Scrutiamo seriosi e dopo un secondo giriamo lo sguardo, vi siete mai chiesti il perche ?
Io 10 anni fa non me lo chiedevo, ma negli ultimi tempi non solo me lo chiedo, ma me ne stò facendo un pensiero quasi fisso che mi provoca terrore, ansia, sconforto.
Sono giunto alla conclusione che voltare il mio sguardo non è altro che un non voler vedere ciò che la mia mente ha il terrore che un domani mi possa accadere e più che altro che possa accadere ai miei figli.
Giro lo sguardo credendo di rimuovere quell’immagine dalla mia mente ed escluderla dalla mia vita come esperienza possibile di vissuto, faccio finta di niente quando questo scempio sta tutto intorno a me, come a volerlo scacciare.
Lo ammetto!! è una delle debolezze più fastidiose che vorrei debellare dalla mia vita, perche più eviti e più rimbomba nell’anima e mai come adesso la domanda ” che sarà del mio domani e del domani dei miei figli ” echeggia in me.
Non pensare al nostro orticello, fatto di flebili certezze, ma aprirsi al Mondo con ciò che possiamo e abbiamo da dare, sarebbe la soluzione , ma a parole è facile, in realtà oggi è tutto maledettamente difficile.
Ai figli di questa gran donna, il bacio più grande che il mio piccolo e misero cuore sia in grado di dare.
Novembre 29th, 2012 alle 20:09
Per me su una cosa sola hai toppato Antonello: la cultura.
E’ proprio da quella che bisogna ripartire, altrimenti nella m… ci sprofondiamo del tutto.
Non può esserci socialità senza cultura, non può esserci futuro ed equità senza cultura.
Non ci si mangia nell’immediato, ma ci si costruisce il futuro.
Per il resto ti sottoscrivo tutto, ma ripensa a questo punto, perché è una cosa grossa!
Novembre 29th, 2012 alle 20:12
… sei sempre convinto di votare renzi?
RISPOSTA
Certo, non capisco cosa c’entra con questo dramma
Novembre 29th, 2012 alle 20:12
e ovviamente il governo si è impegnato ad acquistare dalla Lockheed ben 90 utilissimi cacciabombardieri F35 al modico prezzo complessivo (destinato comunque ad aumentare) di 14 miliardi di euro.
pensate solo a cosa si potrebbe fare, a livello sociale, con una cifra del genere, invece di ingrassare le lobby dei militari e dei fabbricanti di armi.
Novembre 29th, 2012 alle 20:38
Un altro morto sulla coscienza (ma ce l’hanno?)dei tecnocrati della finanza! Quanti sono i morti per la crisi? E noi saremmo un paese civile…
Novembre 29th, 2012 alle 21:21
Spero che la classe politica di m…che aleggia sulla nostra nazione faccia la fine di questa povera donna.Un abbraccio sincero ai figli della signora Isabella.
Novembre 29th, 2012 alle 21:48
ragazzi il mio non era certo un ‘attacco a qualcuno di noi ma solamente un “ariamoci e partiamo” che tanto loro col piffero che faranno qualcosa per noi e stare qui ad incavolarsi con sta gente , purtroppo , non serve a niente …
L’ho sempre sostenuto che ci vorrebbe un kamikaze che si facesse brillare in parlamente il giorno della paga .
Novembre 29th, 2012 alle 23:06
Quante sono le Isabella Viola?
Tante, troppe.
Ci passano accanto mentre noi inseguiamo mete per loro neppure immaginabili.
Ci sfiorano mentre noi pensiamo a quel superfluo che tanto ci manca.
Si siedono accanto a noi sul bus o la tranvia mentre noi andiamo in centro a vedere le vetrine di Natale.
Le incrociamo al mercatino rionale dove noi andiamo per sfizio e loro per trovare qualcosa a poco prezzo per sfamare i loro figli
Ci sono, ma fin quando non muoiono su una banchina, su una panchina, in mezzo a una strada, sono trasparenti.
Ci sono ma non le vediamo.
Ci sono, lo sappiamo, ma facciamo finta che non esistano perchè impegnati nelle nostre piccole beghe quotidiane che per noi sono l’ombelico del mondo.
Probabilmente alcune/alcuni leggono o forse scrivono anche su questo BLOG, unico spazio d’aria delle loro dure giornate.
Si percepiscono, a volte tra le righe, storie di disagio sulle quali sorvoliamo discutendo della prossima campagna acquisti, del bomber o del centrocampista che costerà milioni di Euro e che ne guadagnerà centinaia di migliaia e ci arrabbieremo se non ce lo compreranno.
Dobbiamo sentirci colpevoli?
Un po’ si.
Un po’. Non siamo noi però l’unica soluzione per tutte le Isabelle. O l’unica colpa.
Ciò non toglie che forse molti di noi, io per primo, potremmo fare qualcosa di più per le tante Isabelle.
Pensarci quando vuotiamo i nostri armadi e le nostre cantine di cose inutili. Quando ci disfacciamo del superfluo. Quando riempiamo le nostre tavole di cose che poi in parte getteremo.
O magari anche solo accorgerci che esistono prima che “schiantino” su una banchina.
Ho letto tante belle parole, di solidarietà, di rammarico, di indignazione.
Spero che alle belle parole seguano anche i fatti.
E per me vale per primo.
Non mi sento migliore di nessuno.
Anzi.
MARIO T.
Novembre 30th, 2012 alle 01:08
allora scrivo ..forza Viola..e se i figli bisgnaseero..scrivete ad adrianoboni@hotmail.it vediamo..
forza Viola!!
Novembre 30th, 2012 alle 01:46
Al dolore non c’e’ mai fine. Altra vita che si spenge per stenti e fatica nel 2012….. E ribadisco, nel 2012….. Poi c’e’ sempre lo zingaro, il piccione viaggiatore, la valigia saggia, insomma come volete definirlo definitelo, che gira in Camper per l’Italia non rispettando i mandati, poi c’e’ il comico che ora fa il politico, poi c’e’ il giudice che alzava la voce che poi ha fondato un partito e che ora e’ troppo impegnato con rogiti perche’ s’e’ intascato i famosi rimborsi al partito per comprare ville ed appartamenti…..poi c’e’ il puttaniere che e’ sempre stato un puttaniere ma che per sbaglio e’ diventato presidente del consiglio e da bravo puttaniere ha voluto mandare un itero paese a puttane.
Poi ci sono gli investitori…..io li definisco sciacalli ma loro preferiscono farsi chiamare imprenditori edili….insomma….quelli che ridacchiavano al cellulare pochi minuti dopo il terremoto dell’Aquila….quelli che dissero:” un terremoto mica capita tutti i giorni….prendiamo la palla , anzi le scosse, al balzo”.
Poi ci sono le banche…..eh si….le banche….quelle che sono amiche del ragazzo sul camper, del comico politico, del giudice politico affetto da shopping ossessivo compulsivo, del puttaniere e degli sciacalli…..le banche….quelle t’intortano con paroloni tipo bond, bot, spred, scarpallaccia, allacciascarpa……un banchiere e’ stato nominato premier per salvare l’Italia…..ma quella degli sportelli….non quella composta da Isabella Viola e da tutti gli altri disgraziati.
Brava Italia, continua cosi’.
Novembre 30th, 2012 alle 02:04
Da stamattina, quando mi son collegato al blog, sto cercando di esprimere un pensiero per questa tragedia. Beh, non ce la faccio!
Scriverei solo banalità.
Novembre 30th, 2012 alle 02:08
Giustizia sociale, equità sociale … ma allora tutti volete questo !Davvero! che tenerezza …
‘dedicare almeno cinque minuti della nostra giornata a chi sta peggio di noi’
Ma che cos’è la buona azione quotidiana, quella che ti mette a posto la coscienza in attesa di quella cattiva che porterà l’Italia, con il nostro voto , al Monti bis (o al surrogato del PD)?
L’Italia è un paese di ‘sepolcri imbiancati’ da 5 minuti di buoni pensieri e 23h55′ di comune egoismo.
Novembre 30th, 2012 alle 02:19
@vedi Filippo da Prao (50)
Si tratta solo di un fatto semplicemente statistico. E puro egoismo leggere che nel nostro paese la povertà aumenta e paragonarla grottescamente a quella dei paesi IIImondisti dove si muore di fame.Basta pensare che da noi si usa il termine ‘disagio sociale’, mentre in quei paesi, forse a ‘disagio’ si sentono i pochi che mangiano fra la maggior parte della gente che muore di fame.Mi vengono in mente i libri del Nesi dove la rabbia per il benessere perso offusca la mente riguardo a quello acquisito (poco, ma sicuramente acquisito) ai poveracci extracomunitari (es. i cinesi a Prato) grazie alla globalizzazione.
Novembre 30th, 2012 alle 10:25
Per Ernesto de Pazzi post n. 72
Probabilmente a chi è abituato a non avere davvero niente, nemmeno l’acqua potabile, anche le condizioni di vita di Isabella sembrerebbero di sicuro un miglioramento rispetto alle proprie, e su questo sono perfettamente d’accordo con te; quello che volevo sottolineare e che penso sia l’aspetto più sconcertante della vicenda è che spesso le difficoltà di persone come Isabella, pur vivendo intorno a noi, passano inosservate non solo agli occhi dei politici ma agli occhi di tutti.
E comunque un morto per povertà, che si tratti di povertà “assoluta” o di povertà “relativa” è sempre una tragedia.
P.S. vedo che citi i libri del Nesi…di lui ho letto solo “Storia della mia gente”, incuriosito dal fatto che lo dipingevano come un libro sulla realtà di Prato. Francamente l’ho trovato tremendamente autoreferenziale e soprattutto lontanissimo dalla vera realtà pratese, quella fatta dagli artigiani, dagli ex operai che si compravano il telaio e lo tenevano in casa, da coloro che facevano il cardato con i cenci, persone umili e lavoratori instancabili che purtroppo stanno scomparendo. Ti confesso che non sono nemmeno riuscito a finirlo, tanto ero disgustato.
Novembre 30th, 2012 alle 10:42
innanzitutto grazie David per la divulgazione di questa notizia…sono andato anche io a documentarmi e non mi vergogno a dire che ho pianto. come sempre la solidarietà arriva dopo…ormai siamo tutti troppo freddi e pensiamo solo a noi…questa nostra civiltà moderna ci ha isolati l’un dall’altro. il profitto e il benessere personale ci portato fino a qui. siamo apatici…ripensando a quello che hanno fatto le generazioni prima di noi vengono i brividi a pensare che abbiamo sfasciato tutto e oggi vedo (fortunatamente) che i giovani si muovono, protestano, chiedono quello che gli è stato tolto e noi generazioni di mezzo, dal 50 all’80 dobbiamo aiutarli, lottare con loro. molti dicono dei politici, tutti ladri, assurdo pensare alle primarie ecc…però io dico bisognare ripartire e si riparte da qui…inutile fare o pensare a discorsi di rivoluzione…e si riparte da quei (pochi ma ci sono) uomini in politica che fino ad oggi si sono dimostrati onesti nel mare di disonesti che c’è…e ci sono…da una parte e dall’altra… io ho seguito abbastanza il discorso delle primarie e qualcuno che ha parlato dei problemi della gente, che tocca il cuore delle persone più deboli ed indifese c’è….e principalmente pensa che il lavoro sia la cosa principale su cui ricostruire questa nazione….nel dopoguerra c’era tanta miseria ma il lavoro non mancava. Il lavoro è tutto pr una persona, per la sua dignità…basta non morire per il lavoro (vedi ILVA) Anche per questo sono daccordo con chi dice che il governo tecnico ci ha salvato come nazione ma ha ucciso il suo popolo…sono dei freddi professori e/o banchieri…senza sentimento. Tutti quelli che sento dire “io ho smesso di votare” sbagliano, sono solamente egoisti e rassegnati. Tutto dipende da noi….un pò come quando con le lotte e le rivedicazioni operaie, uniti, i nostri predecessori (sempre loro) hanno migliorato la vita di chi lavora e hanno guadagnato quei diritti su cui molti hanno sputato. Si aspetta sempre che a fare casino e protestare siano gli altri…eh ora si incazzano i sardi…ora i cassaintegrati…ora i medici…ora gli studenti..o i professori. Sottolineo al 1000% la storia degli F35…qualcuno nel mare del silenzio lo sta dicendo da un bel pò.
Infine voglio mandare un abbraccio virtuale a quella donna che ha trascurato tutta se stessa per il bene dei suoi figli..il suo messaggio su FB è bellissimo.
Ciao Isabella
Novembre 30th, 2012 alle 11:42
innanzitutto grazie David per la divulgazione di questa vicenda…sono andato a documentarmi e non mi vergogno a dire che ho pianto per questa povera donna…ormai siamo tutti troppo freddi e pensiamo solo a noi stessi…questa nostra civiltà moderna ci ha isolati l’uno dall’altro. Il profitto e il benessere personale ci ha portato fino a qui…siamo apatici..ripensando a quello che hanno fatto le generazioni prima di noi vengono i brividi a pensare che abbiamo sfasciato tutto e oggi vedo (fortunatamente) che i giovani si muovono, protestano, chiedono quello che gli è negato come presente e futuro, e noi generazioni di mezzo, Dal ’50 all’80 dobbiamo aiutarli, lottare con loro, riguadagnare per loro un futuro. Molti dicono dei politici, tutti ladri, le primarie buffonate, i comici, ecc…però io dico bisogna ripartire e si riparte da qui…inutile e fantasioso fare o pensare a discorsi di rivoluzione..e si riparte da quei (pochi ma ci sono) uomini in politica che fino ad oggi si sono dimostrati onesti in un mare di disonesti..e ci sono …da una parte e dall’altra..seguendo la tiritera delle primarie ho sentito qualcuno che ha parlato dei problemi della gente, che ha toccato il cuore delle persone più deboli ed indifese..e che pensa che principalmente il lavoro sia la cosa primaria su cui ricostruire questo paese….nel dopoguerra c’era tanta miseria ma c’era anche tanto lavoro. Il lavoro è tutto per una persona , è la base su cui si poggia la famiglia, il lavoro è dignità, ..basta non morire per il lavoro (vedi ILVA). Anche per questo aspetto sono daccordo con chi dice che il governo tecnico ha salvato il paese ma non il suo popolo..del lavoro non ne ha neanche parlato…sono dei freddi professori e/o banchieri..senza sentimento. Tutti quelli che sento dire o leggo “ho smesso di votare” secondo me sbagliano, sono rassegnati e anche egoisti. tutto dipende da noi..pensate alle lotte e alle rivendicazioni operaie, uniti, i nostri predecessori (sempre loro) hanno migliorato la vita di chi lavora e hanno guadagnato quei diritti su cui molti di noi hanno sputato. Neanche quelli riusciamo a mantenere…si aspetta sempre che a protestare e fare qualcosa siano altri..eh ora si incazzano i lavoratori sardi, ora gli studenti e/o i professori, i medici , gli esodati, ecc…sottolineo al 1000% la storia degli F35, qualcuno nel mare del silenzio lo sta dicendo da un bel pò.
Infine voglio mandare un abbraccio virtuale a questa donna che ha trascurato utta se stessa per il bene e l’amore dei suoi figli..il suo messaggio di FB è bellissimo. ciao Isabella
Novembre 30th, 2012 alle 13:10
Io a gennaio cercherei (nell’ordine) d prendere uno di questi 3 anche xche’ nn vedo in giro “vecchi caproni d’area” che ch possano fare davvero comodo.
1-Osvaldo
2-Denis
3-Matri
David che dici?E soprattutto,sarebbero operazioni possibili?
Novembre 30th, 2012 alle 18:53
Mio gentilissimo Pico,
ti rubo mezzo minuto, per cercare di spiegare più ampliamente il mio concetto sulla cultura.
La cultura è la gallina domani, oggi purtroppo molte, troppe famiglie hanno bisogno dell’uovo oggi.
Pico, che sarò io uomo che da il massimo spessore al valore cultura?
Io sto pasando la mia vita a pentirmi della mia sciaguara gioventù.
Il mio riscatto sono i sacrifici che faccio per mandare a scuola le mie figlie, e il tempo che dedico con letture, attenzioni, acquisti ,ascolti, visite a tutto ciò che può migliorare la mia scadente e grezza figura.
Tutto questo ha un costo.
E pure lo Stato ha un costo a garantire questa restituzione di servizi al cittadino.
La mia paura, e sopratutto il mio rammarico è che oggi le famiglie italiane e lo Stato stiano raschiando il barile.
E purtroppo, quando si raschia il barile c’è fame, non voglia di teatro o di camerata.
Ciao Pico, ti giunga la mia immutabile simpatia.
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A Stefano
Stefano, io ti auguro vivamente di risollevarti.
Non posso vedere che un pregiato tecnico uscito dal Buzzi, che ha conosciuto i tempi d’oro del tessile pratese possa oggi avere difficoltà.
I tecnici una volta erano i Gattopardi delle ditte più grosse, delle ditte storiche, e i grandi industriali pratesi una volta , a telefono esordivano con …”si, ma il mio perito ha detto che…”
Tu hai un grande difetto Stefano, e te lo dico perchè davanti a quella bevuta mi mi hai raccontato la tua vita.
Tu sei troppo buono e troppo corretto.
Essere gentiluomini non paga più.
Tu hai sbagliato persone, clienti,fornitori, rappresentanti, modi, tempi approcci e soluzioni.
Gli affari non si concludono con una stretta di mano.
E non ci si fida di nessuno.
Dare credito? nel lavoro?
Ma neanche alla mia mamma.
Basta un sassolino nell’ingranaggio e non ti rizzi più.
Sono certissimo che avrai modo di rifarti nella vita, non mollare, sei o no una Paglietta!
Ciao Stefano, rifatti vivo
Immonda bestia
Novembre 30th, 2012 alle 23:05
hai ragione david.condivido noi ci perdiamo nei nostri piccoli banali dolci problemi calcistici e intorno a noi simili tragedie si consumano e travolgono la vita di intere famiglie,dobbiamo solo ringraziare dio per la nostra piccola banale meravigliosa routine…un mio affettuoso simbolico abbraccio a questa donna .
Dicembre 1st, 2012 alle 13:06
Antonello questo l’avevo capito, ormai lo so chi sei, non mi ha minimamente sfiorato l’idea che tu sottovaluti la cultura! Il tuo legame con la cultura ti scappa perfino nella battutaccia, figurati se l’ho pensato!
Ma per dare a tutti l’uovo oggi, rischi di fottere sia l’oggi che il domani.
L’uovo a tutti oggi non lo dài tagliando la cultura, c’è un solo modo per darlo: togliere due uova a chi ne ha cinque e darle a chi non ne ha neanche uno.
Hai voglia a mettere Monti, Bersani e altri squali, se poi votano contro alle patrimoniali!
Ma la cultura no! E’ la gallina del domani. Non è lì che prendi le uova! Se le prendi lì vivrai in eterno col problema dell’uovo oggi. Non ci sarà mai un futuro senza cultura.
Se tagli la cultura darai un pesce subito a chi ha fame e lo sfamerai a pranzo, ma a cena la fame sarà tornata.
C’è un solo rimedio: insegnare a pescare.
E soprattutto mettere un tetto a chi mangia spudoratamente alla faccia di chi non ha.
In questo senso io sono di sinistra, Antonello, questa è la sinistra che voglio, non le ottusità filo-sindacali di Bersani & C.
Ma te lo ribadisco convinto, con tutta la stima che sai essere reciproca: lo sbaglio più tremendo è il taglio della cultura.
Dicembre 1st, 2012 alle 15:44
Pico,
tu scrivi :
“Se tagli la cultura darai un pesce subito a chi ha fame e lo sfamerai a pranzo, ma a cena la fame sarà tornata.
C’è un solo rimedio: insegnare a pescare”
In questo senso sono di sinistra.
io invece al N°30 ho scritto :
“Non basta donare un pesce oggi.
Bisogna ridare le canne al popolo e insegnargli a pescare .
Siamo partiti da due punti diversi, ma entrambi arriviamo allo stesso risultato.
Lo stesso mezzo, lo stesso fine.
Mi compiaccio sempre di me stesso quando mi accorgo di avere le stesse opinioni delle persone intelligenti. 😉
Tu dici che il tuo è un senso di sinistra.
Bene, allora anche io, su questo sono di sinistra.
E in tutta sincerità , non me ne dolgo.
Pico, vuoi il colmo?
Tu sai che io amo i reperti del “vent…” sshhhh! parlo piano sennò ci sentono.
In una vetrinetta , tra i miei reperti dei mercatini dell’antiquariato ho un fermacarte di bronzo dove c’è impresso un moschetto appoggiato su un libro e una massima incisa sotto:
“Libro e moschetto,fascista perfetto”
Che davvero la Cultura non abbia bandiera?
Forza Viola
Antonello
Dicembre 1st, 2012 alle 17:10
La cultura non ha certamente bandiera, infatti da sempre che va al potere cerca di affossarla.
Fanno eccezione i Medici e per lunghi tratti la Chiesa.
Poi ci hanno giocato un po’ tutti. Se devo essere onesto perfino il Duce che sfogava i suoi istinti di giorno con le pretendenti che attendevano quotidianamente il suo seme, di sera si occupava di cose più elevate. E perfino Stalin in persona selezionava gli artisti migliori che dovevano varcare i confini dell’URSS.
Purtroppo delle dittature alla storia non è passata l’arte, e la cultura nemmeno…
Ma sai, io ho le mie idee, però ho amici di tutti i colori: li seleziono sempre dall’intelligenza e dalla capacità di dialogo proprio sugli aspetti controversi, mai dal colore. 😉