Sarà la Fiorentina, sarà che i ricordi degli anni dell’adolescenza sono uno dei patrimoni più belli che abbiamo, sarà un minimo di importanza che nel corso degli anni ha conquistato Radio Blu, sarà quello che volete, ma è bello vedere che nomi di caratura nazionale rispondono sempre di sì con entusiasmo quando li chiamo come è successo ieri sera per chiedere loro di intervenire nel Pentasport.
Il primo che mi viene in mente per questioni anagrafiche, di crescita radiofonica, di esperienze comuni è Carlo Conti: è veramente lo stesso di quando facevamo il giornalino del Duca D’Aosta oppure eravamo a divertirci mai pagati a Radio Firenze 2000.
Gli fai un fischio e lui se può corre, oppure ti dà la disponibilità telefonica senza mai farti pesare di essere diventato uno dei primi tre conduttori italiani.
Poi Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, che a volte mi imbarazza per la sua gentilezza: ieri ha interrotto la sua riunione per il nuovo programma Rai pur di stare tre minuti con noi.
Non è mai cambiato da quando veniva nel 1979 negli studi di Blu che allora erano nel viale Veneto, una persona solare che ha saputo ridere delle proprie debolezze e superare tsunami di ogni genere.
Ma il più incredibile di tutti è stato Marco Masini, uno che tanto per dire ha vinto Sanremo: provo a chiedergli un po’ incerto se gli fosse andato di venire a parlare di Fiorentina in radio per una puntata particolare senza nessun suo nuovo disco da promuovere o spettacolo fiorentino da lanciare e lui dice sì subito, solo per il gusto ed il piacere di esserci: grazie.
E ancora Paolo Vallesi, che si dichiara ascoltatore fisso del Pentasport e stacca pure lui dalla sala di registrazione in Sicilia o Paolo Beldì, regista numero uno in Italia, che ti ringrazia per aver pensato a lui.
Scusate, ma in un mondo dove tanti facoceri si sentono chissà cosa e invece non valgono nulla, io riesco ancora a godere di fronte a queste cose e con questi amici.