Spettacolari, sono stati spettacolari.
Non me la sono sentita di dare un’insufficienza a nessuno, neanche a Mati Fernandez, perché una prova così meritava solo un applauso generale.
Bisognava esserci a Genova per capire le difficoltà ambientali, con un pubblico prevenuto e sempre caldissimo, che si è arreso solo verso la fine e dopo avere ammirato una squadra che avrebbe meritato di vincere tre a zero.
C’è un simbolo e si chiama Ljiajc, qui comincia il discorso di Montella, perché lui ha fatto dove altri hanno fallito: Mihajlovic, Rossi e non si sa bene cosa sarebbe successo con Prandelli.
Ora, o almeno ieri, ha giocato, come chi si sente importante e mette il suo talento al servizio degli altri.
Una squadra tosta e tecnica, che fa paura, che magari indugia un po’ troppo nel fraseggio, ma questo fa parte dei rischi di una manovra che punta a non buttare via neanche un pallone.
Bravissimi.