Reduce dal Pentasport con Brovarone (vi è piaciuto?) sono sprofondato sul divano e mi sono messo a vedere anch’io Celentano, con la speranza che non parlasse mai e che cantasse sempre.
Non è andata malissimo, anche se la parte colloquiale è stata penosa come sempre negli ultimi dieci anni.
Dice: scusa, ma se ti piacciono le canzoni di Celentano perché non te le scarichi e te le senti con calma o infili un suo CD in macchina?
Non esiste risposta razionale a questa domanda.
Il fatto è che si crea un meccanismo di attesa per l’evento per cui alla fine, anche se capisci che stai un po’ perdendo il tuo tempo e che Ballarò sarebbe certamente più interessante, tu ti piazzi lì in attesa delle tue canzoni preferite (la mia è “Una carezza in un pugno” ed il mio sogno sarebbe saperla cantare davanti a qualcuno…).
E’ un po’ come quando vado a vedere Guccini e lui propone canzoni nuove: non vedo l’ora che finiscano per sentire quelle vecchie e chissà se capita solo a me.