Sollecitato dalla penosa vicenda Aronica il grande Antonello (Immonda Bestia) mi chiede di scavare nella memoria per trovare situazioni simili che mi abbiano coinvolto in 35 anni di frequentazioni viola, tralasciando ovviamente i due schiaffi di Ascoli e le bottigliette che volavano a Bari mentre Batistuta batteva un rigore “rubato” da Robbiati.
E senza considerare “l’ebreo di merda, vengo lì a staccarti la testa”, detto dopo varie minacce sparse in giro da uno che ancora gode di qualche credito, ma non è un tesserato.
Vediamo un po’ cosa mi viene in mente.
Il ricorso al contatto fisico mi è stato suggerito solo da Morfeo nel gennaio 2002, ai tempi della fascite plantare e del suo penoso tirarsi fuori dalla lota mentre la Fiorntina agonizzava.
Mi telefonò al cellulare un mattina per dirmi che mi avrebbe preso a cazzotti e sinceramente ho anche accarezzato l’idea di un bel match perché quella bella faccia di Morfeo non mi sembrava così impossibile da battere, per quanto io abbia fatto a botte veramente una sola volta in vita mia e ormai 38 anni fa.
Ci sono stati però gli avvertimenti minacciosi sui miei giudizi riguardanti il tragico (tecnicamente) Salvatori, che non gradiva per niente e le minacce di far chiudere la radio da parte di Caliendo nei caldi giorni dell’esclusiva al primo Baggio bianconero.
Una volta, quasi da bambino (era il 1983) ho affrontato nello spogliatoio viola Passarella incazzatissimo (così mi dicevano) per via di alcuni giudizi in generale sulla Fiorentina durante una mia radiocronaca al San Paolo, ma andò benissimo e non mi tirò neanche una testata, anzi parlammo tranquillamente e ci stringemmo la mano.
Malesani mi urlò tre volte vergogna davanti a mille spettatori ai campini sullo stile dle resistere di Borrelli e lì ho resistito davvero dalla tentazione di gridarrgli in faccia che vergogna doveva andare a dirlo alla santa donna di sua madre: ora è un amico.
Insomma non è che abbia avuto chissà quali problemi, sinceramente poteva andare peggio.

Un grazie a Filippo di Detroit: mi è arrivata! Bellissima, quasi quasi cerco di capire come si gioca a baseball…
Ti aspetto a Firenze per contraccambiare