Siamo pure stati sfortunati, perché le medie negli ultimi due anni erano state da giocatore normale che ogni tanto si ferma per qualche acciacco.
Non Xavier Zanetti (un mostro di continuità), insomma, ma neanche il povero Kroldrup della passata stagione, di cui ad un certo punto si erano perse le tracce.
Le cifre sono sconfortanti: quando il campionato riprenderà dopo la sosta, e sarà il 21 ottobre, in due mesi di torneo Alberto Aquilani avrà giocato appena dieci minuti.
Ottimi, per carità, con tanto di lancio “sbilenco” per Jovetic, ma un po’ poco per aiutare la Fiorentina che avrebbe invece un gran bisogno del suo migliore centrocampista per insierimento e tiro.
Si naviga a vista, e non può essere altrimenti perché con la salute non si scherza, però speriamo di avere già dato e di ritrovarcelo a disposizione per almeno tre quarti della parte restante della stagione.