Questa estate è accaduto qualcosa di strano, un’inversione di tendenza tra il calcio e gli altri sport per cui abbiamo accettato con fin troppi trionfalismi una sconfitta in una finale europea mentre invece si spara a palle incatenate contro chi, dopo aver dominato per anni, arriva “solo” quinta nel mondo.
I risultati dell’Italia agli Europei e di Federica Pellegrini alle Olimpiadi si equivalgono, ma basterebbe leggere solo un paio di giornali per comprendere l’impatto profondamente diverso che hanno avuto a livello di critica.
Io, lo dico subito, sono completamente dalla parte della Pellegrini, che sarà pure andata in televisione e sui giornali, ma che si è fatta un mazzo grosso così per arrivare “solo” quinta nel mondo.
Proviamo a confrontare la fatica di Federica con quella di Vargas (esempio pessimo a tutto tondo per tutti) e poi vediamo se qualcuno mette ancora il broncio per la mancata medaglia.