Siamo alla svolta: abbiamo un po’ di soldi, pochi giocatori e una variegata fiducia su come verranno spesi i quattrini incassati dalle cessioni.
Cominciamo col dire che se Corvino era stato molto bravo a prendere Behrami a 2 milioni e mezzo, Pradè non è stato da meno a venderlo quasi al quadruplo e che Gamberini e De Silvestri erano in caduta libera di rendimento e quindi di valutazione.
Poi ci sono le forme, e qui sinceramente non ci siamo.
Un briciolo di prudenza avrebbe suggerito dimandare Nastasic e non Behrami ad indossare la nuova maglia a Palazzo Vecchio e poi non si inseriscono due giocatori nella lista dei partenti del ritiro per poi annunciarne in pratica quaranta minuti dopo la cessione al Napoli.
A meno che tutto questo non abbia fatto parte di una precisa strategia per pressare da vicino i partenopei e costringerli a pagare queli milione di euro che sembrava ballasse per chiudere la trattativa.
Comunque sia, partiamo per Moena ai minimi termini, mai stati così in pochi, ma ancora non siamo da allarme rosso.