Sono stato ad Auschwitz quando avevo quindici anni e non mi fece un grande effetto perché noi bambini e poi ragazzi ebrei siamo cresciuti interiorizzando la Shoah: sappiamo tutto, anche troppo se pensiamo all’età in cui arrivano certe informazioni.
Oggi però mi sono emozionato nel leggere le reazioni dei giocatori azzurri in visita a quello che è il campo di concentramente simbolo del male assoluto.
Quasi tutti non sapevano con esattezza la genesi dell’annientamento di milioni di persone, non solo ebree, ma anche zingari, omosessuali, in una parola i diversi.
Spero davvero che qualcosa di ieri rimanga attaccato alla loro anima, per non dimenticare mai.
Una bellissima pagina di educazione civica che proprio per la presenza di questi protagonisti servirà tantissimo ai ragazzi e alle ragazze di oggi.

P.S. TRA I VARI COMMENTI CE N’E’ UNO RAZZISTA E ANTISEMITA, IL N.68. PREFERISCO LASCIARLO PER FAR CAPIRE IL LIVELLO MENTALE DI CERTA GENTE.
ANCORA UNA VOLTA IL MIO SENSO DEMOCRATICO VINCE SULLA NAUSEA E SULLO SCHIFO CHE MI PROVOCANO CERTE PERSONE