Montella ok, ma diamoci una scadenza perché non è che si possa andare avanti ancora per molto con questo tira e molla.
A quanto ne so l’allenatore non c’entra niente, non è lui che ha dubbi, ma è il Catania a non voler mollare.
E a dirla tutta non mi pare neanche che abbia torto, perché se fosse successo a noi ci arrabbieremmo molto e non gradiremmo affatto che un tecnico lanciato a Firenze se ne vada ad allenare il Milan o l’Inter pur avendo un altro anno di contratto.
Qui bisogna capire se la Fiorentina è disposta a tirare fuori una contropartita economica o tecnica, oppure se lascia tutto nelle mani di Montella perché se la sbrighi da solo, raccontando a Pulvirenti che lui a Catania non ci vuole più stare.
In questo secondo caso credo che bisognerà cominciare a guardarsi intorno perché in Sicilia mi sembrano piuttosto tosti e orgogliosi.
Oppure, terza soluzione, è Montella che ci mette del suo, interviene nella trattativa e accetta di guadagnare un po’ meno di quanto stabilito con Pradé e quel meno lo gira al suo vecchio presidente.
Comunque sia, qui si deve stringere e io credo che mercoledì prossimo sia il limite oltre il quale questa storia comincia a diventare pesante.