Tra poco voleranno gli stracci tra la Fiorentina e Delio Rossi, a meno che l’ex tecnico non rinunci al suo compenso per la prossima stagione, evitando così un licenziamento per giusta causa.
Non si spiega in altro modo la loquacità di Ljajic negli ultimi due giorni: la società gli ha dato il permesso di parlare e lui ha raccontato la sua verità, peraltro suffragata da alcuni compagni, in primis Behrami.
Viene fuori un quadro molto diverso rispetto a quello che in tanti avevano pensato a caldo e anche poco dopo.
Delio Rossi non si è fermato all’ignobile sceneggiata al momento della sostituzione, qualcosa per cui, e lo ribadisco ancora oggi dopo averlo scritto il mattino successivo, non esistono giustificazioni.
No, il tecnico ha continuato ad inveire negli spogliatoi, tra l’altro invece di preoccuparsi della situazione catastrofica che stava vivendo la Fiorentina.
Io capisco che come immagine (almeno fino al 2 maggio) e come simpatia tra Rossi e Ljajic non ci sia nemmeno partita, ma se invece di loro ci fossero stati mettiamo Ranieri e Rui Costa, cosa sarebbe successo se dopo il vaffa del portoghese a Torino nel 1995 l’allenatore romano avesse fatto quello che ha fatto Rossi?
Sareste stati tutti uniti e compatti con Ranieri?
La verità è che le mani non si alzano mai, neanche nel chiuso dello spogliatoio, almeno per quello che mi riguarda.
Per me il fattaccio di mercoledì scorso è un punto di non ritorno nel rapporto tra l’ex allenatore e la Fiorentina, ma vedo che c’è un partito di irriducibili che lo rivorrebbe sulla panchina viola: contenti voi…