A me piacerebbe parlarci una volta con colui che consiglia a Bojinov le strategie di comunicazione.
Magari è pure lautamente pagato per portare il bulgaro a questo disastro.
I fatti: oggi nella Juve rientra Del Piero e Deschamps fa capire a Valeri che il suo tempo è scaduto e che quel tempo l’ha pure impiegato male.
“Guarda che qui non siamo al Lecce” gli ha detto il tecnico francese, e nemmeno a Firenze eravamo, con tutto il rispetto, a Lecce.
Per questo Bojinov si è fatto l’anno scorso quasi un mese con i ragazzini viola alla Trave, invece che aiutare Toni e compagni nella conquista della Champions.
Pare inoltre che a Torino non abbiano nessuna voglia di spendere 6 milioni di Euro per la metà del suo cartellino e che, insomma, ce lo rispediscano a casa.
Una casa dove lui si è complicato maledettamente la vita con tutte quelle dichiarazioni gratuite d’amore alla Juve e di insofferenza verso la Fiorentina.
E adesso che facciamo?
Ci scordiamo il passato, operazione peraltro già riuscita con qualche mal di pancia con Toni questa estate?
Solo che, pronti via, Toni ha ricominciato subito a segnare, mentre Bojinov dopo quattro anni da calciatore professionista non ha ancora capito che la testa conta quanto l’abilià tecnica. Anzi, forse di più.