Ormai è diventata una fissazione: non passa partita senza che Dainelli non venga attaccato da qualcuno.
Giusto ad Empoli, dove fu il migliore in campo, se la cavò senza passare sotto le forche caudine della critica.
Certamente non è un fenomeno, ma un paio di errori a gara non li commettono in media tutti i giocatori, fenomeni esclusi?
E invece, anche quando la difesa non prende gol, eccoli lì i fucili puntati sulla prestazione negativa di Dainelli, che se solo avesse accanto un centrale veloce, cattivo e carismatico, sarebbe uno dei più bravi difensori in circolazione.
Guardate che scrivo tutto questo senza avere il minimo contatto con il giocatore, che conosco superficialmente e che comunque mi sembra piuttosto sveglio.
D’altra parte da almeno dieci anni mi sono defilato nella gestione quotidiana del rapporto con i calciatori.
Tornando a Dainelli, inviterei tutti ad essere più obiettivi nella valutazione delle sue prestazioni e dirò di più (rischiando le vostre invettive): io penserei addirittura a rinnovargli il contratto.