Ho un’ottima considerazione del Montolivo calciatore, che per me vale da 6,5 a 7, a seconda dell’annata che imbrocca.
Quella di quest’anno è nettamente inferiore alle aspettative e sono rimasto anch’io deluso perché speravo in un suo contributo molto più alto alla causa viola.
La media complessiva è sotto la sufficienza e non sarebbe neanche da portare in Nazionale, se non facesse parte dei fedelissimi di Prandelli.
Ha inciso pochissimo, all’inizio era quasi paralizzato dalla paura, poi si è un po’ ripreso, ma non sta certo giocando all’altezza delle sue possibilità.
Il suo sarà un addio avvelenato, come non sarebbe dovuto succedere.
Detto questo, io continuo a non capacitarmi dell’odio (sì, odio) che questo quasi ex giocatore viola è riuscito a calamitare negli ultimi otto mesi.
A parte la bischerata infantile di Verona, che io avrei risolto con una bella donazione alle popolazione alluvionate, e l’espulsione di Udine, il suo comportamento è stato irreprensibile dentro e fuori dal campo.
Voglio dire: se ce la prendiamo con lui, che dovremmo dire di Vargas e Kharja, per tacere dei senza patente, di quelli visti e beccati nei soliti locali e alle solite ore?
E in campo ha giocato peggio di Lazzari, Kharja, Romulo, Salifu, Vargas, per parlare solo dei suoi compagni di reparto?
Non credo proprio.
Certo, da uno come Montolivo, che andrà non a caso al Milan, ci saremmo dovuti aspettare molto di più e non è normale che sia stato inferiore a Behrami e anche a Pasqual.
Ma questa tutta questa voglia di vederlo ad ogni costo in tribuna a me pare una sorta di sfogo alle nostre frustrazioni viola che hanno ben altre origini.
P.S. Guardiamo di chiarirci: io non faccio alcun paragone con Salifu, non metto a confronto due giocatori che sono distanti anni luce per stipendio, esperienza, potenzialità.
Ho solo detto che complessivamente, e soprattutto oggettivamente, il rendimento di Montolivo è stato per ora superiore, pur nella sua mediocrità.
E spero di invertire il mio giudizio a fine campionato, ma Salifu, che deve crescere e a cui va dato tutto il tempo di crescere, ha per ora giocato bene solo le prime partite fino all’errore di Roma.