Siccome non intendo assolutamente farmi mettere il bavaglio dal clima di intimidazione che pare percorrere un po’ questo blog e molto altre stanze calcistiche, vorrei fare “pacatamente e serenamente” una riflessione.
Premessa: l’operazione Amauri è ottima, anche nella tempistica per quello che riguarda la durata del rapporto, anche se lo avrei fatto venire subito.
Giusto un contratto a sei mesi, eccellente la scelta di un giocatore che ha più motivazioni di quanto avessi pensato in estate.
Ma ieri sera mi sono messo a vedere e commentare per Radio Sportiva Cagliari-Palermo, cioè due formazioni che in tutto e per tutto dovrebbero starci sotto, e speriamo vivamente che lo siano a fine campionato.
La riflessione è la seguente: contate un po’ gli attaccanti che queste due squadre di medio livello hanno in rosa e metteteli a confronto con Amauri e… basta.
Al di là dell’ottimo Pinilla, che non si capisce perché sia stato quasi regalato al Cagliari mentre noi ci saremmo dovuti svenare per averlo, è mai possibile che tutte le formazioni di serie A si siano attrezzate con almeno tre/quattro punte importanti e noi no?
E non tirate fuori la storia di Jovetic, o peggio ancora Cerci, perché loro non sono attaccanti e l’ultimo arrivo va bene per ora per la Primavera.
O siamo nettamente più furbi degli altri, o qualcosa non torna.