Piccolo consiglio non richiesto, ma sincero, a Delio Rossi: abbandoni ogni tanto l’eremo dell’Antella e conosca un po’ più la città.
Non lo dico per invidia da abitante di Grassina, ma per lui.
Non sa cosa si perde a lasciare inesplorate le strade fiorentine così brulicanti di gente che farebbe a gara non ad omaggiarlo o incensarlo (non è proprio nel nostro stile), ma a scambiare con lui battute fulminanti.
E siccome l’uomo oltre che serio mi pare molto arguto e veloce di lingua, credo che verrebbero fuori dei siparietti molto interessanti.
Magari, se conoscesse un po’ Firenze, se ne innamorerebbe, come è accaduto con Prandelli, e sicuramente un po’ di vita sociale non andrebbe certo ad incidere sul suo lavoro, che tutti noi consideriamo eccellente.
Approfitti Delio di questa strana domenica di non calcio alle porte, con Firenze non troppo funestata dal brutto tempo, per farsi una bella girata partendo da quella che io, profondo provinciale, considero il posto più bello al mondo: Piazza Signoria.
Dai Delio, esci un po’ con noi, vedrai che ti diverti.