In tutta onestà, e al netto delle valutazioni personali che tengo per me, perché oltre un certo livello non si può davvero scendere, non avevo mai sentito in oltre trent’anni un direttore sportivo di una squadra di serie A che all’improvviso tirasse fuori la storia di una proposta triennale fatta dalla società su cui lui deve meditare.
Normamente avviene il contrario: “la società comunica di avere proposto…”, oppure “la società annuncia si avere prolungato l’accordo…”, oppure “nel salutare ecc, la società ringrazia per il lavoro svolto…”.
Si vede che sono cambiati i tempi e che a Firenze l’identificazione tra direttore sportivo e società è assoluta e comunque questa è solo una questione di forma, anche se a parer mio non proprio irrilevante.
Il fatto sostanziale è che a dieci giorni dall’auto-incoronazione non c’è stata alcuna parola da parte della Fiorentina, magari anche solo per confermare e ribadire la proposta sbandierata ai quattro venti.
Che facciamo a tre mesi dalla conclusione del campionato?
Continuiamo così o cambiamo rotta?
Anche perché tutti i sondaggi imparziali (e non quindi valutazioni personali basate su non si sa quali criteri) danno l’apprezzamento dei tifosi e la voglia da parte loro di conferma al 50%, una percentuale che si presta a dire tutto e il contrario di tutto.
Personalmente a me va bene tutto e lo dico con la massima sincerità, perché per me partono tutti da zero a zero, non ho preconcetti con nessuno nell’analizzare giornalisticamente il lavoro svolto.
Solo che per il bene della Fiorentina sarebbe molto importante avere in tempi ristretti le parole risolutrici di Andrea Della Valle, che continuo a considerare la persona su cui puntare le nostre carte per un futuro importante.