Il 20 settembre 1987 Roberto Baggio stendeva il Milan di Sacchi con uno dei gol più entusiasmanti che abbia mai commentato in diretta.
Nella settimana successiva Robertino venne dato per sicuro del settembre 1988 al Milan, all’Inter e alla Juve, dove purtroppo è davvero finito, ma solo due anni dopo.
Oggi il calcio è impazzito e così sono bastati due rigori tirati perfettamente per far partire la giostra Jovetic.
Era logico che iniziassero a farsi vedere i pretendenti, dopo un inizio di stagione così scoppiettante e con la penuria esistente nel campionato italiano.
E allora?
Cosa c’è di male a chiedere il prezzo?
Dovremmo al contrario essere orgogliosi di avere finalmente e dopo un bel po’ di tempo qualcuno che gli altri ci invidiano.
Con Cerci, per esempio, mi sembra che non succeda…
Jovetic ha da poco firmato liberamente un contratto di cinque anni e non pare assolutamente intenzionato ad andarsene, così come sembra che i Della Valle non lo vogliano vendere.
Io direi di godercelo e di stare tutti un po’ più tranquilli, evitando di prendersela con Calamai se scrive la verità (cioè gli emissari di club inglesi che vengono ad osservarlo) o con Radio Sportiva se intervista Savicevic che lo vuole lontano da Firenze.
Riusciremo mai a crescere un po’ su queste cose?