Sta andando a finire come avevo previsto a fine anno: cessione di Gilardino, panico totale, affannosa ricerca di chi lo sostituisce, accettazione di qualsiasi cosa passi il convento.
Sentimento comune che passa dalla speranza di vedere subito qualcuno del suo livello al suo posto alla paura che davvero si facciano gli ultimi cinque mesi di campionato con Jovetic-Ljajic-Babacar-Cerci (possibilmente senza fidanzata).
In questo contesto il nome di Amauri, che a giugno nessuno o quasi (a parte Ciuffi) avrebbe voluto nemmeno dipinto, diventa una specie di divinità da adorare e da implorare (per qualcuno, non per me): ti prego vieni, questa casa aspetta te.
Direi che sarebbe pure un’eccellente operazione di marketing, quasi un classico: prima crei il bisogno e poi lo soddisfi, o almeno sembra che tu stia facendo così.
Peccato che di attaccanti ce ne vorrebbero almeno due (le squadre normali ne hanno quattro in rosa) e che se anche domani non succederà niente anche a Cagliari ce la giocheremo con la coppia Jovetic-Ljajic.