Stasera ho avuto un’ulteriore dimostrazione di come sia difficile giudicare un fatto o una situazione senza essersi completamente calati nel contesto.
Ero collegato con la radio corrispondente di Ascoli e ad un certo punto da studio si sono scatenati sul fatto che i Della Valle, nonostante i ripetuti inviti delle massime autorità locali, non abbiano comprato la società marchigiana, preferendo invece investire a Firenze.
Gliene saremo sempre grati, però bisogna sforzarsi di capire le loro ragioni.
Che avremmo detto noi se Fratini, dopo mille ammiccamenti e corteggiamenti, avesse deciso di acquistare che so l’Inter anziché la Fiorentina?
Lì ad Ascoli se la sono tutti legata al dito, un motivo in più per temere l’ambiente, che peraltro è sempre stato agitato (proprio in quello stadio mi sono beccato gli unici, per ora e per sempre spero, schiaffi, di venticinque anni di trasferte).
A noi comunque è andata meglio così, alla faccia di chi pontifica sul fatto che un marchigiano sia venuto ad occupare il sacro suolo fiorentino.