Ci sono foto che valgono più di mille articoli: quella di oggi sul Corriere della Sera appartiene alla suddetta categoria.
Si vedono i volti imbrattati di sangue e senza vita dei bambini palestinesi morti durante l’ultimo attacco israeliano a Gaza
“Un errore”, lo ha definito Olmert, il premier israeliano, con freddezza burocratica.
Una cosa nauseante lo definisco io, un qualcosa che ti fa venire voglia di urlare, di dire che non è possibile tollerare cose del genere.
Lo so che non dovrei, ma provo un senso di vergogna, da ebreo non osservante, per quella foto.
Un senso di colpa spiegabile solo col fatto che dai 6 ai 13 anni ci avevano insegnato che eravamo noi ebrei quelli buoni e gli altri i cattivi.
Non è così, i buoni e i cattivi ci sono da tutte e due le parti in un crescendo d’odio che pare ormai senza via di uscita.
Lo avevo già scritto e mi ripeto: ma com’è stato possibile arrivare a questo?
Due Stati liberi e rciprocamente riconosciuti, è solo questa la soluzione, ma ho paura che non ci arriveranno mai.
E noi continueremo a soffrire per altre foto come quella di oggi.