Tutto perfetto, sì, a cominciare dal ripristino del gemellaggio, a cui personalmente tengo tantissimo.
L’eroico Paolino Biagiotti ha rischiato l’incolumità fisica andando da bravo segugio a scoprire dove stava avvenendo il pranzo della totale riconciliazione.
I tifosi del Toro hanno pessimi rapporti con la stampa e non hanno proprio gradito l’intrusione, un grazie a nome della redazione a chi dei nostri ultra ha riconosciuto Biagiotti e ha certificato sulla sua totale buonafede (viola).
A vederla ora è andata benissimo anche l’assenza di Toni, che tanto ci aveva preoccupato dalle 18 in poi. Reginaldo ha fatto il suo dovere e a me è parso che si sia giocato tatticamente e mentalmente come l’anno scorso: meno possesso palla e tanta tecnica e cinismo nel rovesciare le situazione tattiche.
Poco da aggiungere su Prandelli e una volta tanto posso dire di averlo detto e scritto ad agosto: fidiamoci di lui, pensavo, perché é l’unico in Italia che può portarci fuori da una situazione del genere.
Lo sta facendo ed è sempre più grande.