Ieri all’ora di pranzo ero insieme a Giovanni Sardelli ad aspettare di intervistare Lazzari.
Seduti nella hall del nuovo centro sportivo (ancora non mi sembra vero che ci sia), abbiamo visto passare i giocatori, compreso Felipe, che mi provoca sempre un certo non so che ogni volta che lo vedo perché è come se mi ricordassi in quel momento che è ancora alla e della Fiorentina.
Saluti e battute un po’ con tutti, ma uno solo è venuto verso di noi che eravamo seduti, anzi sprofondati, nelle comode poltrone viola: Stevan Jovetic.
Ci ha dato la mano con grande educazione, chiedendoci come stavamo: secondo me è anche da queste cose che si vede un giocatore, anzi un campione, per dirla alla De Gregori.
L’annuncio odierno di Andrea Della Valle dalla sua permanenza a Firenze fino al 2016 è da standing ovation per tutti, a cominciare da Corvino che ha segnato un gran gol in contropiede, proseguendo per il patron che tira fuori i soldi e finendo al giocatore, che ha urlato al mondo di credere al progetto Fiorentina, al contrario del suo ex capitano, che mi auguro adesso si stia facendo delle domande.
Davvero un grande sabato, per niente offuscato dalla decisione che era nell’aria da tempo, quella di dare una lezione a Vargas, che avrebbe oltre 28 anni e tre figli, che ha già fatto abbastanza bischerate nella stagione scorsa, ma a cui il passato non ha insegnato proprio niente e che ci avrebbe da tempo sinceramente un po’ stufato.