Piccola battaglia vinta: non esistono più pseudotifosi, almeno nelle parole di Sandro Mencucci che intervenendo ieri sera nel Pentasport a mia precisa domanda ha risposto che “i non tesserati sono uguali agli altri” e che “stiamo studiando delle formule per rendere meno costoso il loro ingresso allo stadio e la possibilità di andare in trasferta”.
Non è che io sia Madre Teresa di Calcutta, non porgo mai l’altra guancia e per dirla tutta mi giravano parecchio le scatole quando giusto un anno fa prendevo dal parterre i vaffa, o del gobbo di m…., a causa delle mie posizioni mai rinnegate sui cori dell’Hysel.
Fra gli appartenenti al grande circo radio-televisivo-internettiano c’era chi godeva e chi rosicava, perché ignorato da sempre avrebbe gradito un minimo di attenzione e visibilità, anche se in quei termini…
A me invece scocciava, però non ho mai sbracato, cercando di tenere acceso il cervello e confortato in questo da un paio di persone che non nomino e che mi hanno aiutato a passare qualche momento difficile.
Ma non ho mai pensato neanche per un momento che quei 300 che mi insultavano fossero tifosi di serie B.
Ho sempre invece immaginato che nei confronti della Fiorentina avessero una passione sconfinata, magari non sempre indirizzata nel modo giusto, almeno secondo il mio modo di vedere le cose.
E quindi adesso sono contento di vedere come tutto sia tornato alla normalità (manca appunto solo la possibilità per i non tesserati di andare in trasferta) e come la Fiesole (che non ho mai frequentato e di cui non mi sono mai interessato, al contrario di quanto pensa da anni uno abbastanza conosciuto e ossessionato dalla perdita di popolarità, che da quindici mesi ho cancellato e che continua a parlare di me come “ebreo di merda” ) sia unita nell’unico obiettivo di incitare la Fiorentina.