Stacco dalla Fiorentina per raccontarvi dell’umiliazione provata da italiano di fronte ad uno Stato che non esiste più e che è ormai diventato piazzista del nostro futuro.
Per evitare un default non più purtroppo impossibile, il Governo sta ora cercando di vendere i nostri BTP alla Cina, dopo aver preso per i fondelli la BCE, che ci ha dato morfina per almeno un mese.
La cosa che più mi indigna e mi preoccupa è che siamo i primi a non credere in noi stessi, abbiamo sempre bisogno del cavaliere bianco (quello mascarato ce l’abbiamo sul groppone da quasi diciotto anni…) che ci salvi il fondo schiena.
Ok, mettiamo che la Cina ci compri i titoli, e poi?
Continuiamo a prenderci in giro con l’abolizione dei costi della politica, con il risanamento che deve partire dalla lotta all’evasione e con tutte le belle cose promesse e disattese in questa estate da incubi?
E con la Cina come la mettiamo?
Chi avrà il coraggio tra i nostri leader di discutere ancora di diritti civili in un Paese che uccide oscura tutto quello che non è allineato con il potere?
Ma non riusciamo proprio ad avere uno scatto d’orgoglio, una fase come quello post guerra, una reazione da italiani orgogliosi di essere nati qui, in questo Paese che una minoranza di scellerati si sta mangiando giorno dopo giorno?