Se davvero l’intento del gruppo dei tifosi viola che hanno consegnato il premio-tapiro a Prandelli era quello di rompere le scatole alla società, direi che hanno centrato in pieno l’obiettivo.
Certamente non era nelle intenzioni dell’ex tecnico viola sollevare questo polverone e a me pare che si faccia molto rumore per (quasi) niente.
E’ stata data una visibilità straordinaria ad un gesto che forse puntava proprio a fare del male alla Fiorentina, ma che andava ignorato proprio per non ingigantirlo o al massimo stigmatizzato con una battuta in una prossima conferenza stampa del presidente Cognigni.
Negli ultimi dieci giorni ci siamo concessi lo scontro Mihajlovic-contestatori, la lettera molto amara di Andrea Della Valle, la distinzione tra tifosi buoni e quelli cattivi (che comunque continueranno ad andare allo stadio) e quest’ultimo episodio: quando è che torneremo a parlare di calcio?