Ieri mattina avevo preso di istinto la tastiera e stavo per scrivere un post fiammeggiante sulle (non so neanche come definirle) dichiarazioni di Corvino sulla signora squadra e sui non titolari andati via.
Poi mi è scattato dentro qualcosa, un riflesso fanciullesco della Fiorentina che è stata nel mio cuore e che tuttora alberga quando la squadra entra in campo e comincia a giocare.
Mi sono detto: certo, esprimo il mio punto di vista, mi sfogo, ma poi?
Non è che aumento il casino, sottolineando l’ennesima uscita a vuoto del nostro ds?
Così mi sono fermato, non ho scritto niente, chiedendo anche ai ragazzi di Blu di non infierire troppo su quanto incautamente affermato.
E lo stesso mi piacerebbe che accadesse nel tifo, specie tra la parte più caliente che so frequentare questo blog.
Ragazzi fermiamoci, tanto la delusione su come tutto è stato gestito negli ultimi diciotto mesi dentro e fuori dal campo è stata espressa decine di volte.
E non mi pare che questa società sia particolarmente sensibile agli umori della piazza, che non devono certo dettare l’agenda, ma un po’ più considerati questo sì.
Basta con gli striscioni, con i cori di scherno a Cerci e Montolivo, con gli attacchi a Mihajlovic, Corvino, Teotino, i Della Valle.
Proviamo a darci una moratoria di un mese, vediamo chi arriva e chi non parte, tifiamo per un grande inizio di campionato e poi protestiamo.
Se si va al muro contro muro con Andrea Della Valle ci perde solo la Fiorentina, quindi noi, perché ci potremmo pure mettere il cuore e la passione, ma non i mezzi per garantire un decente livello.
Hanno promesso una squadra dal quarto all’ottavo posto?
Ok, vediamo cosa viene fuori, mordendoci (mi) la lingua e analizzando passo per passo ciò che accade.
So che chiedo qualcosa di non facile, ma se pensiamo alla Fiorentina e al suo bene forse ce la facciamo.