Abbiamo davvero scarsa memoria e seguiamo con occhi e orecchie distratti tutto ciò che accade a Napoli, non capendo invece che quello è il nodo scorsoio della Fiorentina futura.
Dico subito come la penso: Diego Della Valle ha perfettamente ragione ad arrabbiarsi in questo modo, a chiedere purtroppo inutilmente agli altri grande club di rivisitare Calciopoli alla luce delle intercettazioni che hanno riguardato l’Inter e altre squadre.
Temo che anche Moratti come Galliani e Agnelli non darà risposta alla sua domanda di mettersi intorno ad un tavolo per riguardare con altri occhi gli avvenimenti di quel periodo.
Capisco perfettamente Diego Della Valle, perché nel mio piccolo ho speso diverse migliaia di euro per querelare gente che metteva in dubbio la mia onestà: l’onorabilità non ha prezzo e ai Della Valle (ma anche a Mencucci) brucia terribilmente passare per truffatori.
Io c’ero in quella sera del 2005, dopo il pareggio del Messina al sesto minuto di recupero: ce le stavano facendo di tutti i colori, perfino uno come Zoff aveva evocato i cattivi pensieri e spingemmo letteralmente i Della Valle brothers tra le pericolosissime braccia di Mazzini, perché ci sembrava cosa buona, giusta e logica chiedere l’intervento del vice presidente federale fiorentino per essere uguale agli altri, per impedire altre prepotenze.
Sono stati presi di tacco dal sistema calcio, considerati un po’ come gli scemi del villaggio (do you remember Lazio-Fiorentina e Zauri quando i viola “dovevano” essere salvati?) e adesso invece le vittime rischiano di essere condannati come i registi di operazioni disoneste.
Come si fa a non pensare ad un’arrabbiatura inestinguibile, soprattutto da parte di Diego che a certe cose tiene come pochi altri al mondo?
E invece noi tutti, cioè compresa la stampa, ci siamo scordati di quei torti e del danno con beffa delle condanne, presi come siamo a cercare di non affogare nel nulla quotidiano che la Fiorentina ci offre da troppi mesi.
Così come in verità un po’ tutti si sono scordati di quei tifosi che la notte dormono poco perché non sanno come ripagare i soldi della condanna a loro inflitta per i danni alle Ferrovie, e qui non sarebbe male che anche i politici si facessero sentire, da Renzi a Giovanni Galli.