Ieri sera mi è successa una cosa preoccupante.
Per una volta avrei voluto infrangere la barriera personale delle 22.30 e trastullarmi davanti alla televisione, resistendo sveglio fino alle 23.30, quando era in programma il collegamento Sky con la Fiorentina.
Tralasciando i tristi aspetti legati al nostro lavoro, che giustamente interessano poco i tifosi (giornalisti depistati nel gelo di Cortina, intervistati che entrano da una porta secondaria dell’albergo neanche si trattasse dell’incontro Merkel-Sarkozy per il futuro dell’Euro), il mio ragionamento era semplice: faranno un annuncio, approfitteranno giustamente della ribalta nazionale per dare un colpo di acceleratore a questo mercato ancora fermo.
Ero chiaramente caduto nella sindrome del tifoso e non mi importava nemmeno troppo di non essere il primo a dare la notizia alla radio, mi bastava essere il destinatario dell’evento, come se fossi tornato indietro di una trentina d’anni (magari!).
Poi Cosimo mi ha chiesto di giocare nel lettone, lui si è addormentato ed io sono ovviamente crollato prima delle 23, rinunciando così ai miei buoni propositi.
Alle 5.15 di stamani, appena sveglio, uno dei miei primi pensieri è stato quello di andare subito a vedere chi avevamo comprato, sintomo questo di un’evidente alterazione mentale, certamente causata da carenza di giocatori.
Il resto della storia, cioè quando sono andato a controllare, la sapete già.