Avendo passato oltre quattro ore in mezzo ai tifosi ieri alla Rondinella, ed avendone intercettato a più riprese l’umore, credo che si possa tranquillamente affermare che nessuno a Firenze si dispererebbe in caso di partenza di Mihajlovic verso Milano.
C’è una parte consistenze che addirittura considererebbe questo il miglior acquisto della prossima Fiorentina, quasi una liberazione, dopo il quasi niente visto nello scorso campionato.
La mia sul tecnico serbo, che rispetto assolutamente come uomo, l’ho già detta diverse volte.
Tante da entrare a vele spiegate nei primi posti della sua personale classifica di antipatie, con qualche buona ragione, perché anche a me resterebbe simpatico chi dicesse che non so fare bene la radiocronaca o dirigere Blu e Sportiva.
Rientro dunque tra quelli che, come dice Ciuffi, darebbe a Sinisa la medagliana e via a seguire, con un tecnico che potrebbe dare di più.
Eppure un dubbio, noi miscredenti del verbo serbo, ce lo dobbiamo porre: ma a Firenze siamo veramente certi di essere così competenti ed intelligenti, calcisticamente parlando?
No, perché in caso di partenza Mihajlovic non è che andrebbe ad allenare in Eccellenza, ma l’Inter, cioè una delle squadre più forti al mondo.
Fosse per me potrebbe partire domani e mi giocherei la scommessa su Rossi o Gasperini, però mi porterei dietro per un po’ l’antipatica sensazione che forse sto sbagliando.

P.S. Questa è bellissima: mi ha appena chiamato un mio amico e mi ha detto di lanciare una campagna stampa via radio perché i tifosi viola si precipitino sui siti dell’Inter (pare che ce ne sia uno anche sul Corriere della Sera) e votino Mihajlovic come migliore soluzione possibile per la panchina di Moratti.