La porcata del Brasile su Cesare Battisti minaccia un seguito nemmeno troppo lontano.
Ora che l’assassino con ergastoli passati in giudicato dalla Cassazione è un uomo libero, e se la spassa con una fidanzata che ha meno della metà dei suoi anni (un classico, direi), pare che per campare voglia continuare ed implementare la sua attività di scrittore.
Non un lavoro manuale e/o impiegatizio, naturalmente, non avesse a sporcarsi le mani o faticare troppo.
Sono veramente disgustato da tutta la sinistra radical-chic che ha fatto pressioni prima in Francia (compresa la signora Carla Bruni) e poi in Brasile perché questo delinquente avesse la patente di rifugiato politico, cercando pure di creare un movimento a suo favore in Italia che per fortuna ha avuto pochissimo successo.
Poiché penso che tra non molto ci sarà in uscita la sua prima “fatica” letteraria, anche perché il ferro va battuto finché è caldo, spero con tutto il cuore che in Italia la vendita del pluri condannato Battisti si limiti alle ex fidanzate e ai parenti, ma temo e so che non sarà così.