Dal quarto all’ottavo posto?
Ok, può anche andare bene, certificando così ufficialmente il fallimento dell’ultima stagione (noni) ed il mezzo fallimento della penultima (undicesima, ma grande Champions e semifinale di Coppa Italia).
Facciamolo pure questo patto, Andrea: tu ci dai la tranquillità per veleggiare con qualche soddisfazione extra e un po’ di gioco e divertimento nei mari dove siamo sempre stati storicamente, ci metti per favore un po’ più di entusiasmo e partecipazione (magari vieni in trasferta e ti adoperi col tuo peso politico per verificare bene cosa sia successo con i 45 Daspo e con la richiesta di rimborsi per i fatti alla stazione del 2006), togli qualche etto di auto-referenzialità ai tuoi colonnelli e noi proviamo davvero a ripartire con le migliore intenzione di seguirti come è successo nelle felici stagione, quando il terzetto d’oro (Della Valle- Prandelli-Corvino) era unito come non mai.
D’altra parte l’ho sempre pensato che si dovesse puntare tutto su Andrea, e anche sulla sua quasi tenera voglia di essere il nuovo patron della Fiorentina si intravede come ormai consideri questa la sua vera sfida agli occhi del mondo.
Ascoltandolo in radio mi è sembrato quasi che operasse psicologicamente uno strappo da Diego, non affettivo, perché i due sono davvero molto uniti, ma d’orgoglio.
Era insomma come se non fosse più un capitano di industria, uno dei cento uomini più ricchi del mondo e volesse invece entrare in sintonia con i tifosi per dire: “guarda che ci metto la faccia e che di me ti puoi fidare. Stai tranquillo che non tradirò la tua fiducia”.
Una atteggiamento del genere fa molto bene il giorno dopo in cui Firenze e la Fiorentina sono stati ignorati da Diego nelle dichiarazioni post intervento alla Scala.
Credo insomma che sia stato un pomeriggio positivo per la Fiorentina, anche se per la prima volta è riecheggiata il proposito/minaccia di andarsene se non si è benvoluti.
Ma poiché non esistono soluzioni alternative credibili, e siccome Andrea Della Valle è una potenza e personalmente me lo gioco con cinque Preziosi, dieci Di Benedetto e venti Pallotta, io penso che sarebbe bene puntare una fiche su di lui per ritrovare e rinverdire la nostra passione viola.