Clamoroso in Fiorentina: dopo Mencucci qualche mese fa, c’è stato qualcuno capace di dire “ho commesso degli errori” e non si tratta proprio di uno qualsiasi.
Lo ha fatto oggi in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic, e a me basta questo per capire che si può tentare di ripartire, a patto naturalmente che il tecnico faccia tesoro dei propri errori dentro e fuori dal campo e che si veda finalmente la Fiorentina giocare decentemente a calcio per un numero di partite superiore a tre.
Prandelli, peraltro non minimamente confrontabile per ora come statura di allenatore, non aveva mai ammesso i propri errori, neanche quando mandò in campo insieme Almiron e Jorgensen ad Amsterdam e si beccò il gol dell’Ajax che ci fece fuori dall’Uefa.
Poi c’è la storia delle balle sparate un po’ da tutte le parti, specialmente, mi dicono, anche via etere.
Succede infatti, ma l’ho scoperto solo oggi per via di un post, che da qualche parte si sia diffusa ieri la voce che Montolivo non sarebbe stato convocato e/o non avrebbe avuto la fascia di capitano in quella che potrebbe essere la sua ultima partita a Firenze.
Il motivo? Punirlo per il mancato rinnovo.
E qui, per le balle, entra in…ballo la mia serietà che a volte, lo ammetto, può confinare in schemi un po’ rigidi, quella stessa rigorosità che mi ha fatto stoppare non so quante volte notizie roboanti buttate lì senza troppe verifiche, tanto per vedere l’effetto che faceva.
Chiaro: i nostri errori li abbiamo fatti anche noi, ma per fortuna posso ricordarmeli (per esempio una volta con Di Marzio demmo per certo di non mi ricordo più quale portiere brasiliano, ma Da Costa e D’Agostino li ha dati per primo il grande Gianluca nel Pentasport).
Questa bischerata su Montolivo veramente non era nemmeno approdata negli studi di Radio Blu, si vede che aveva le gambe veramente corte, ma vi racconto tutto questo per farvi capire cosa ci aspetta nei prossimi tre mesi.
Ne ascolterete di tutti i colori, ma non (spero) da Radio Blu e sarebbe bello poi presentare il conto di tutte le panzane spacciate come “assolute verità” in mesi di aria fritta.