Quattro palle gol di Gilardino, con un gol, due buoni tiri di Cerci, una bella girata di Mutu: non è che in passato, anche con Prandelli, si sia visto molto di più a San Siro.
Nonostante questo, l’Inter mi pare abbia meritato il succeso per l’idea di squadra di caratura superiore, come in effetti è e non solo da questa stagione, e nonostante avesse molte riserve.
Continua a piacermi il modo con cui Mihajlovic tiene unita la squadra in questo finale senza traguardi, il giudizio sul suo conto rimane insufficiente, ma almeno si notano lampi d’orgoglio che dovranno essere confermati nelle ultime due gare.
Con la vittoria del Genoa ora rischiamo pure di finire decimi (ed io di pagare oltre cento colazioni…), una posizione molto triste, come del resto il nono posto, di cui bisognerà per forza tenere conto nell’analisi di una stagione che di soddisfazioni ne ha regalate davvero poche.
Oggi pomeriggio non era il caso di pretendere di più, specialmente quando hai fuori fase Vargas (inseistente), Montolivo e anche Behrami, spesso in ritardo.