Quasi sempre nel calcio commettiamo l’errore di pensare al futuro rimanendo sintonizzati sul passato.
E’ così che si spiegano ingaggi di giocatori senza prospettive, ma che magari hanno incantato nel campionato scorso.
E’ così che si spiega anche questa inspiegabile soddisfazione nell’affrontare la più forte squadra italiana alla prima giornata: si pensa alla partita dello scorso campionato a Firenze, dimenticando la papaera di Julio Cesar e di come ci presero a pallate a Milano.
Bisogna ammetterlo: per vincere la partita noi dobbiamo sperare che loro non siano in giornata o che Mancini sbagli tanto, ma proprio tanto.
Pessimismo cosmico? No realtà, soprattutto a centrocampo, dove hanno complessivamente trenta chili e sessanta centimetri più di noi.
Ovviamente dimenticherò tutto quando comincerà la radiocronaca, lì si entra in trance agonistica e si dimenticano pensieri e paure, ma fino a quel momento lasciatemi dire che sarà davvero durissima.