Il risultato è bugiardo perché fa pensare ad una vittoria di misura del Milan, che invece ha dominato quasi sempre.
Siamo stati a tratti imbarazzanti, sembravamo una squadra di un’altra categoria (inferiore) che allena i più forti durante la settimana e non ci abbiamo nemmeno messo la grinta, che invece ci vorrebbe in situazioni come queste, quando cioè il divario tecnico è evidente.
Ad un certo punto ho sperato che proprio questo strapotere del Milan portasse loro a rilassarsi e noi ad avere una fiammata ed invece niente: anche dopo il gol di Vargas solo quanche tic e toc a centrocampo, senza uno straccio di idea.
Sono quelle sconfitte che lasciano il segno, in tutti i sensi.
Siamo fuori dall’Europa per il secondo anno consecutivo e con un tecnico sempre più lontano da ciò che i tifosi pensano debba e possa essere la Fiorentina.
La prova di appello sarà domenica prossima: se non giochiamo “la partita dell’anno” non ci sarà neanche bisogno della Cassazione e la bocciatura della gestione tecnica della Fiorentina 2010/11 (direttore sportivo, allenatore, giocatori) sarà completa.
Ai Della Valle spetterà il non facile compito di tirarci fuori da questo pantano, altro che “girone di ritorno spettacolare”, “grande serie positiva” e “quarta miglior difesa del campionato”.