E’ scattata ancora una volta implacabile la nostra sindorme fiorentina del “tutto dovuto”.
Non ne sono assolutamente immune, perché anch’io ho pensato che avendo tra annessi e connessi circa 2,5 miliardi di dollari (circa 3500 miliardi delle vecchie lire) i Della Valle brothers potessero, se non dovessero, fare di più per la nostra amata Fiorentina.
Tralasciando naturalmente che nella fornace viola loro hanno già gettato più o meno 180 milioni di euro (circa 350 miliardi delle vecchie lire, quindi un decimo di quanto possiedono), soldi magari non tutti spesi proprio benissimo, come risulta dagli ultimi mercati.
I nostri sono sentimenti umani e sbagliati, da tifosi insomma, perché non si capisce con quale diritto noi ci permettiamo di decidere cosa debbano fare le altre persone con i propri soldi.
E’ una devianza mentale tipica del calcio e non mi vengono in mente alte situazioni simili.
Perché ad esempio non mi sognerei mai di dire al mio vicino di casa che si è fatto la Ferrari di spendere un decimo di quella cifra per sistemare a sue spese il tetto condominiale.
Il punto dolente è considerare affettivamente la Fiorentina come una cosa nostra ed estendere questo concetto alla mera proprietà, che invece non ci apparteiene proprio per niente, a meno di non “frugarsi”.
Esercizio nel quale i fiorentini, si sa, difettano per definizione.