Serata memorabile, organizzata benissimo, con ottimi conduttori (Tenerani e Monti), uno showman irresistibile (Graziani), un sacco di illustri amici veri e soprattutto loro due: un re ed un principe.
Il re, misurato e di gran classe, nemmeno corresse ancora sull’erba del Franchi, è stato naturalmente Giancarlo Antognoni.
Accompagnato dalla regina Rita, ancora bellissima e che avrà fatto schiantare di invidia tutte le signore over 40 di oggi, o forse no perché qualcosa al trono si deve pure concedere e che ha rubato la scena all’affascinante futura signora Montolivo.
A me è sembrata un po’ la ripetizione del 25 aprile 1989, quando Giancarlo salutò tutti nello stadio strapieno per una partita non ufficiale e molti di quelli che si commossero al suo giro di campo finale sono certo che fossero lì ieri sera.
Un sacco di gente, che forse il resto d’Italia non capirà, ma sinceramente ce ne faremo una ragione e continueremo così a lungo.
E’ stato tutto così bello e naturale che alla fine, quando solo salito sul palco per presentare con Gianfranco Monti gli ex viola, non avevo le solite farfalle nello stomaco che credo accompagnino un po’ tutti quelli che si devono presentare davanti a più di cinquemila persone.
Anzi, non vedevo l’ora che toccasse a me e nei venti minuti in cui ero lì pensavo: ma guarda un po’ che “culo” che ho avuto nella vita.
Sono qui col mito della mia gioventù e con le mie “figurine” di ragazzo, i “miei” giocatori.
E il principe? Cesare Prandelli, non ci sono dubbi.
Entusiasmo allo stato puro al momento del suo arrivo, affetto vero che nessuna polemica potrà mai sradicare, emozionanti le sue parole, da brividi la risposta del popolo viola.
L’ho finalmente riabbracciato dopo nove mesi e, maledizione, mi ha trovato un po’ ingrassato (ha detto che non mi convoca in Nazionale, naturalmente da oggi starò più attento nel mangiare…) e mentre lui usciva mi è venuto in mente come possano dalle altre parti d’Italia considerare questo feeling unico tra Cesare e Firenze, se non ne siano insomma un po’ gelosi.
Chiudo questa sovrapposizione di vibrazioni e sensazioni positive con quanto ho chiesto sul palco: ma quando sarà che nella sede viola si cominceranno a vedere le foto di chi ci ha dato momenti indimenticabili prima del 2002?
Se proprio non vogliamo riportare Antognoni in Fiorentina, e non credo che avverrà, almeno piazziamo una gigantografia all’entrata, insieme a Julinho, Hamrin, De Sisti, Bati e tutti quelli che ci detta il cuore.