Ma l’avete ascoltata Firenze oggi?
Avete visto la faccia della gente, la gentilezza inconsueta di tante persone?
Quella speranza che si ritorni a far gruppo, a godere tutti insieme con l’unica cosa che unisce veramente la città era visibile ad occhio nudo.
Sarà che dopo 33 anni di radio sono considerato (spero) un interlocutore credibile, sarà l’astinenza troppo lunga, fatto sta che ho incontrato un sacco di gente che mi sorrideva, cercando da me una sponda per quel seme di ottimismo piantato ieri improvvisamente sul prato della Favorita.
Lo sapevo e lo sentivo che non poteva finire così, che dietro alla delusione e anche ad un certo distacco c’era e c’è un cuore viola che batte nel cuore della città.