Christian Riganò è esattamente come lo avete sentito ieri nel Pentasport: stravaccato sulla poltroncina, in tuta, sembrava davvero uno dei miei vecchi compagni di squadra di una quindicina di anni fa, quando si dava tutto nei tornei Arci o Acsi.
Solo che lui si è preso sulle spalle la Fiorentina e l’ha riportata in serie A e un anno a Messina è pure andato vicino a vincere la classifica cannonieri.
Uno che non se la tira mai, che ha il coraggio di dire cose fantastiche tipo “non so nemmeno se ho gli addominali perché non sono mai riuscito a vederli”, uno che arrivava nella Disneyland del calcio avendo alle spalle un’esperienza da persona normale.
Da applausi il suo duetto con Mondonico, ma anche con Ariatti è stato molto divertente, con un ritorno ideale al primo Della Valle, quando tutto sembrava possibile.
Pensando al suo grande amore per Firenze e a chi ha preso il suo posto indossando la “sua” maglia viola (Bonazzoli, soprattutto Castillo, e Keirrison) mi chiedo se uno così fosse stato davvero fuori posto dall’inizio 2009 in poi.
Se la sua saggezza e la sua grinta non avrebbero fatto comodo in uno spogliatoi dove si erano aperte diverse crepe.
Domande che sicuramente si è fatto anche Christian anche se ormai non ci pensa più e l’unica cosa che ormai conta è divertirsi continuando a metterla dentro.