Andrea ha lavorato sotto traccia, Diego è andato in prima linea: ad entrambi un bravi ed un grazie di cuore per come hanno gestito la vicenda Toni.
In tanti non si sono resi conto o hanno fatto finta di non rendersi conto che si è trattato di una svolta epocale: per la prima volta non si è seguito il rituale di un calcio fuori di testa, che alza sempre la posta e che non rispetta mai gli impegni presi.
Quanto a Toni, ora ci dimentichiamo tutto, o almeno ci tentiamo, perché tanto farci sangue amaro non serve a niente.
Pensiamo a fare filotto in Coppa Italia nelle tre partite di agosto e poi puntiamo su lui, ma non solo su lui, per dare un bello schiaffo in campionato a quelli che ci vogliono male.