Confessione: anch’io per una frazione di secondo ho pensato che questo annuncio da autentico mecenate del patrimonio artistico italiano strideva maledettamente con l’irritante immobilismo del mercato di gennaio.
Ma era una reazione di pancia, perchè poi sulle cose bisogna ragionarci sopra ed è purtroppo vero che il Colosseo costa a Della Valle un nono di quanto abbia speso finora per la Fiorentina, così com’è inoppugnabile che lui, con i suoi soldi, ci fa quello che vuole.
Mi è poi venuto in mente uno che lanciava anatemi contro i nostri investimenti per potenziare il Pentasport, irrideva le nostre spese per le varie trasferte e ricordo di quanto fossi allibito quando qualcuno mi riportava queste sciocchezze.
Detto questo, il problema di fondo è sempre il solito: siamo tutti più o meno inconsciamente convinti che come Fiorentina tutto ci sia dovuto, che i Della Valle debbano buttare nella fornace del calcio milioni e milioni di euro e ci vengono quindi le crisi di gelosia se i (suoi) soldi vengono spesi da altre parti.
Invece non è così, e allora conviene circoscrivere il nostro orizzonte alla sola Fiorentina e chiederci, questo sì, di rispettare l’impegno di prendere almeno due rinforzi da prima squadra, possibilmente titolari subito.
Ma pur sapendo di essere ripetitivo e quindi pure un po’ noioso è giusto ricordare che “i soldi” li hanno cacciati, e tanti, e che li riprenderebbero solo se arrivasse qualcuno a comprare la Fiorentina.
Esiste questo qualcuno?
Ne dubito e basta andare al di là dell’Appennino o proprio dalle parti del famigerato Colosseo per accorgersene.