Fra gli oltre 150 commenti del post precedente ce ne sono almeno una decina che contengono la stessa tesi sconcertante: le cifre della Gazzetta dello Sport a proposito delle spese e degli incassi delle maggiori squadre di serie A sono false, perché alterate da Diego Della Valle che possiede il 4% della RCS, la casa editrice del giornale.
Tutto questo presumo allo scopo di far vedere quanto sia stata brava la famiglia, che tanto ha investito nella Fiorentina (disavanzo nelle ultime quattro stagioni: 42 milioni, quattro volte più di Inter e Milan, terzo posto assoluto).
Ergo: i giornalisti sono in malafede, scrivono il falso e Della Valle quei soldi non li ha mai tirati fuori.
A questo punto mi chiedo cosa pensino queste persone a proposito del nostro mondo e rabbrividisco.
Seguendo questo ragionamenti centinaia di giornalisti della Gazzetta, dal direttore Monti in giù, aspetterebbero la mattina di prendere ordini da Diego per sapere cosa scrivere, alterando la realtà (nessuna società ha tra l’altro contestato i dati pubblicati mercoledì).
E sempre andando dietro alla follia del pensiero precedente, anch’io che scrivo per il Corriere Fiorentino, che è per il 51% di proprietà della RCS, dovrei ricevere ogni tanto una telefonata di un emissario di Diego o Andrea che mi dice come comportarmi, o almeno lo fa sapere tramite il responsabile dello sport, Andrea Di Caro.
Si vede che devono aver trovato le linee sempre occupate, perché in tre anni non c’è stata la minima pressione su nessuno del nostro giornale…
Altra considerazione: per queste persone Della Valle è onnipotente e comanda tutto con il 4%.
Ora è vero che come diceva Enrico Cuccia le azioni non si contano, ma si pesano, però esiste un limite a tutto e basterebbe dare un’occhiata a chi compone il patto di sindacato di RCS per rendersi conto di quanto sia impossibile per Diego fare a disfare a proprio piacimento.
Senza contare che esistono i bilanci delle società, a cui i giornalisti della Gazzetta si sono rifatti per il loro ottimo servizio e che sono consultabili.
La conclusione completamente campata in aria a cui una parte di voi è arrivata è dunque sconsolante e fa capire meglio di ogni altra cosa la degenerazione in atto nell’ambiente viola, una situazione a cui porre rimedio il prima possibile.
Sull’argomento comunque vi dovete rassegnare: la Fiorentina dal 2007 in poi ha un disavanzo di 42 milioni di euro, di cui 26 accumulati nel 2010, e ha il quinto monte ingaggi d’Italia.
Poi uno può pure chiedere ai Della Valle di vendere il 10% della Tod’s e di destinare il ricavato al mercato, ma i fatti per giudicare i protagonisti delle vicende viola sono questi.