Confessione: tra Pazzini e Bojinov tifo istintivamente per il primo, e… sbaglio. Sbaglio perché non ha senso scegliere l’uno o l’altro, ma poiché mi pare che il sentimento sia condiviso da buona parte del popolo viola provo a capire cosa mi fa preferire il toscano al bulgaro.
Il primo motivo è proprio questo: uno è toscano, roba di casa nostra, l’altro viene da un Paese poco affascinante calcisticamente. Il loro giocatore più bravo, Stoichkov, un Pallone d’oro non uno qualsiasi, qui da noi ha fallito e la Bulgaria non sarà la Romania, ma sempre Est rimane.
Sono certo che qualcuno sente ancora nell’aria il profumo di Lacatus…
Poi c’è l’aspetto economico: Bojinov è costato quasi il triplo di Pazzini, che peraltro nel giorno dell’arrivo in viola fu definito dall’ineffabile Zoff buono solo per il futuro.
Ovviamente non è colpa di Bojinov, ma siccome Corvino era quello che ce l’ha venduto nel gennaio 2005, e Corvino è il più bravo di tutti, si ha come l’impressione di aver dato un po’ troppi soldi al Lecce…
Infine, la faccia.
Pazzini sembra molto furbo, ma ha l’aria da buono; Bojinov sembra lo stesso molto furbo, ma ha l’aria da impunito, da uno che a 19 anni sa già tutto della vita.
Naturalmente non è così, ma vallo a spiegare a quelli che su di lui spargono velenose e false leggende metropolitane.
Bojinov è stato splendido nella conferenza stampa post Juve di Coppa Italia: divertente e umile, una bella scoperta.
In conclusione preferire Pazzini a Bojinov, o il contrario, non ha senso, ma è uno dei misteri del calcio.
Si prende una posizione, si sceglie un campione con la pancia e non con la testa, ma, credetemi, sono pronto a redimermi e diventare imparziale.