Una grande dimostrazione di strategia “militare”, un’ottima forma di autocontrollo, un modo efficace per andare sulle prime pagine dei giornali e urlare così tutta la nostra rabbia.
Però, ragazzi, basta così: una volta è sufficiente e ripetere l’occupazione di ieri in altre forme che danneggino nuovamente la collettività sarebbe un clamoroso autogol.
Lo stesso sindaco Domenici non se l’è sentita di andare contro i dimostranti come (pensiamoci bene) imporrebbe il ruolo e questo dà il segno di quanto la misura sia ormai colma, ma adesso bisogna pensare bene a cosa fare e soprattutto bisogna giocarcela alla grande nell’appello sportivo.
A me questa storia del ricorso al Tar piace poco, mi fa istintivamente venire in mente i nostri anni calcistici più bui, quelli in cui ci dicevamo che ci saremmo sicuramente salvati perché tanto mancavano molte partite alla fine del campionato.
Il Tar non ci rimette in serie A, al massimo a fine agosto può decidere di azzerare per un vizio di forma il processo e farlo così ripartire di nuovo, ed è come se rigiocassimo la partita senza nessuna garanzia di vincerla.
Per questo è bene sparare ora tutte le nostre cartucce e poi semmai pensare al ricorso alla giustizia ordinaria.
Stringiamoci quindi di nuovo intorno alla Fiorentina e, dopo lo sfogo di ieri, continuiamo a soffrire in trincea.