Umberto Visintini è all’ospedale con un trauma alla testa e ha ripreso conoscenza solo da un paio d’ore.
La sua macchina fotografica è stata strappata e lui sicuramente picchiato con cativeria da un gruppo di delinquenti che si spacciano per tifosi viola.
Umberto Visentini fa il fotografo per La Nazione e ieri sera lavorava, come da trent’anni a questa parte: il risultato della bravata di questi teppisti è che la protesta di lunedì pomeriggio non avrà riprese televisive e foto sui giornali perché nessuno dei colleghi di Umberto interverrà per protesta.
Cristiano Puccetti è stato aggredito mente faceva il suo lavoro per Lady Radio e per Mediaset ed è stato costretto a lavorare da casa per evitare guai peggiori.
Altri colleghi costretti hanno svolto il proprio lavoro in condizioni difficili e quasi di nascosto per evitare di incorrere nelle ire dei tifosi.
Tifosi? Direi piuttosto imbecilli e violenti e pazienza se qualcuno si arrabbia e magari se la piglia pure con me alla prossima occasione.
Così no ragazzi, così è farsi del male da soli, così è buttare all’aria tutto.
Capisco la rabbia, ma bisogna contenerla, non passando mai alla violenza.
Questa storia delle aggressioni fa male quasi quanto la sentenza: la Firenze che io ho nel cervello e nel cuore non è questa e sono molto preoccupato.
Ora per favore proviamo a calmarci, riflettiamo sul nostro dolore calcistico, aspettiamo la protesta (senza riprese televisive, lo ripeto) di lunedì e ripensiamo alla proposta di boicottaggio economico di questo sistema marcio.